Emergenza insegnanti di Matematica, mancano nella secondaria di I grado

Mancano docenti di Matematica e Scienze nella scuola secondaria di I grado. Dopo i recenti trasferimenti per il 2017-18 sono rimasti vacanti e disponibili ben 3.817 posti della classe di concorso A028 per l’insegnamento di Matematica e Scienze. Secondo un’elaborazione di Tuttoscuola su dati Miur, quasi 2.500 di quei posti si trovano nelle regioni settentrionali, con la Lombardia che da sola registra un vuoto di 1.072 posti.

Nei prossimi giorni sono previste le nomine in ruolo, ma per quella classe di concorso non ci sarà un numero sufficiente di docenti per ricoprire tutti quei posti rimasti liberi.

Gli Uffici scolastici regionali dovranno attingere insegnanti per metà dalle graduatorie di merito del concorso 2016 e per la seconda metà dalle cosiddette graduatorie ad esaurimento (GAE). In queste ultime, ormai svuotate da tempo, non vi sono ormai iscritti da nominare; non va meglio nelle graduatorie del concorso dove è disponibile un numero esiguo di iscritti neo-vincitori da poter nominare.

Per supplire alla carenza di docenti di Matematica il concorso aveva messo in palio 4.056 posti; ma, nonostante quella considerevole quantità, avevano presentato domanda soltanto 4.529 candidati per un rapporto di probabilità di vincita quasi completo.

Emblematica la situazione della Lombardia dove al concorso, che aveva messo in palio 915 posti per Matematica e Scienze, si era presentato un numero di candidati (900) inferiore al numero dei posti a concorso. Al termine della procedura concorsuale nella regione sono risultati in graduatoria di merito, in posizione utile per la nomina in ruolo, soltanto 372 candidati, lasciando così vacanti 543 posti.

A concorsi ormai completati in tutta Italia (mancano gli esiti conclusivi dell’Emilia e del Veneto) rimarranno vacanti circa 1.500 posti (il 37% del totale) e saranno disponibili alla nomina circa 2.200 professori iscritti in graduatoria, un numero insufficiente per ricoprire tutti i 3.817 posti liberi.

Per oltre 1.600 posti non assegnati per le nomine in ruolo, sarà necessario ricorrere a docenti con contratto a tempo determinato.

In molti casi saranno gli stessi professori che non hanno superato il concorso.