Emergenza Coronavirus, decreto scuola: pieni poteri alla ministra Azzolina?

L’improvvisa pubblicazione della bozza del decreto legge sulle Misure urgenti per gli esami di Stato e la regolare valutazione dell’anno scolastico 2019/2020, predisposto negli uffici del ministero della P.I., sta provocando reazioni politiche inattese che vanno ad aggiungersi alle reazioni irritate dei sindacati, messi di fronte al fatto compiuto a distanza di poche ore dall’incontro nel corso del quale la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, aveva parlato di confronto e soluzioni condivise. Non è tanto il merito delle disposizioni sugli esami di Stato, sulla valutazione, sulla validità dell’anno scolastico, sui concorsi ed altro, a provocare le reazioni della minoranza e, a quanto sembra, facendo anche storcere il naso di alcuni esponenti della maggioranza. La reazione e la richiesta di radicale modifica del decreto riguarda piuttosto i pieni poteri che verrebbero assegnati alla ministra Azzolina, secondo quanto previsto dall’art. 1 della bozza del decreto.

“Ove necessario – si legge nella bozza – per il protrarsi dello stato di emergenza … con una o più ordinanze del Ministro dell’istruzione possono essere adottate, esclusivamente per l’anno scolastico 2019/2020, specifiche misure sulla valutazione degli alunni e delle alunne e sugli esami di Stato conclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione, per assicurarne il regolare svolgimento.
A
i sensi e per le finalità di cui al comma 1, possono essere adottate, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio ed al protrarsi della sospensione dell’attività didattica in presenza, anche in deroga a quanto previsto nel d.lgs. n.62/2017, nel DPR n.122/2009, nonché nel d.lgs. n.262/2009, una o più tra le misure di cui ai commi successivi…”.

Pieni poteri a causa dell’emergenza, dunque, se pur limitati a questo anno scolastico.

L’on. Bucalo di Fratelli d’Italia non esita a parlare di colpo di Stato: “Siamo sdegnati e preoccupati per le sorti di una delle nostre istituzioni più importanti perché se le indiscrezioni di questi giorni dovessero essere confermate, la scuola si appresta a subire un vero e proprio colpo di stato. Il governo Conte che sforna decreti come fossero cornetti, nell’ennesimo atto in nome dell’emergenza Coronavirus, sembra sia pronto ad intervenire d’imperio, su graduatorie d’istituto, esami, didattica a distanza e concorsi. È inconcepibile, ma soprattutto contro le più elementari espressioni democratiche, armare in tal modo la mano del ministro all’Istruzione”. 

Sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda anche il sen. Mario Pittoni che prevede la modifica radicale del testo del decreto e il conseguente rinvio della sua pubblicazione.

Nella giornata di oggi, secondo l’agenda dei lavori di Palazzo Chigi, si saprà se quella bozza di decreto verrà confermata e, soprattutto, se “i pieni poteri” attribuiti alla Ministra saranno effettivamente previsti.