Emergenza Coronavirus: a scuola fino a luglio e rientro il 1° settembre. Ipotesi nuovi calendari scolastici

A scuola fino a luglio e/o rientro sui banchi i primi di settembre. Il Ministero dell’Istruzione sta rivedendo i calendari scolastici per recuperare le ore di scuola perse a causa dell’emergenza Coronavirus. Intanto lo scorso 26 marzo è arrivata la conferma sull’esame di Maturità che vedrà tutta la commissione composta da membri interni. Ancora nessuna novità per quanto riguarda invece una previsione di ritorno a scuola post emergenza.

Resta il nodo valutazioni. Secondo quanto riportato dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso dell’informativa al Senato del 26 marzo scorso, il Ministero è al lavoro per definire nuove modalità di valutazione di fine anno nelle classi intermedie, quelle che in pratica non devono sostenere gli esami finali. L’idea intanto sembra quella di organizzare, non appena possibile, corsi di recupero pomeridiani e di valutare la partecipazione degli studenti nella didattica a distanza, considerando comunque il lavoro svolto in classe. Saranno rivisti i requisiti di accesso agli esami di Stato, sia per la maturità che per quelli di terza media. 

Anche se ancora non abbiamo una data per il ritorno a scuola, il Ministero sta lavorando a una ridefinizione del calendario scolastico nazionale e regionale, nel rispetto delle prerogative delle Regioni. In parole povere, questo vuol dire che, se si sta pensando di tenere aperte le scuole fino alla fine di giugno, questa potrebbe essere un’ipotesi scartata in quelle Regioni, per esempio del Sud, dove farebbe troppo caldo per continuare a stare sui banchi anche in estate inoltrata.

Si sta pensando allo stesso modo anche di anticipare il rientro a scuola già dal primo settembre prossimo, ma per farlo sarebbe necessario avere per quella data già tutti i docenti in cattedra: una missione a oggi quasi impossibile.