Educazione economica per una cittadinanza consapevole

Nelle scorse settimane Tuttoscuola.com ha ospitato uno stimolante dibattito, tuttora in corso, sullo spazio che la scuola italiana dovrebbe riservare all’educazione economica non solo negli indirizzi che ne prevedono l’insegnamento attraverso discipline formali (istituti tecnici del settore economico, opzione economico-sociale del liceo delle scienze umane) ma più in generale nella formazione di base di tutti i giovani, nel quadro degli obiettivi di apprendimento comuni stabiliti, a conclusione dell’obbligo di istruzione decennale, dal DM 139 del 2007.

Spazio che la scuola “dovrebbe” riservare ma spesso non riserva alla riflessione economica o a causa della forte curvatura tecnico-pratica degli insegnamenti quando previsti dagli ordinamenti, o perché tale tipo di riflessione non viene considerato di primaria importanza dagli insegnanti della transdisciplina “Cittadinanza e Costituzione”, che pure dovrebbe valorizzarla.

Un soddisfacente punto d’equilibrio per l’educazione economico-finanziaria sembra essere stato raggiunto, al momento, solo nella opzione economico-sociale del liceo delle scienze umane, che proprio per la compattezza del piano di studi, che inserisce l’economia in un organico quadro di scienze sociali, avrebbe l’autonomia e la consistenza non di una ‘opzione’ ma di un vero e proprio liceo: il liceo economico-sociale (LES).

Di questi temi parla un recente volume, L’educazione finanziaria a scuola. Per una cittadinanza consapevole, curato da Enrico Castrovilli, presidente della Associazione Europea per l’Educazione Economica AEEE Italia, per i tipi di Guerini e Associati editori (Milano dicembre 2011). L’opera, con prefazione di Massimo Fracaro, responsabile di CorrierEconomia, e presentazione di Carmela Palumbo, direttore generale per gli ordinamenti scolastici, ospita contributi di autorevoli personaggi tra i quali Ignazio Visco, Elsa Fornero e Filippo Cavazzuti, presidente del consorzio interbancario PattiChiari. Il volume, molto documentato, presenta anche le linee di un framework riguardante la financial literacy, inserito tra le prove previste per l’edizione 2012 di PISA.