I CPIA per trasformare il ‘sapere’ in utile sociale

“CPIA. Il nuovo sistema di Istruzione degli Adulti”, è stato il tema del convegno nazionale promosso e organizzato il 30 novembre scorso presso l’Aula Magna dell’IIS “Federico Caffè” di Roma dal CPIA Metropolitano di Bologna, in collaborazione con la direzione generale degli ordinamenti del MIUR. L’incontro ha concluso le attività realizzate dai CPIA (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti) nell’anno scolastico 2015-2016.

Al Convegno sono intervenuti il capo dipartimento del sistema di istruzione Rosa de Pasquale, il DG degli ordinamenti del MIUR Carmela Palumbo, Luca Tucci, dirigente dell’Ufficio VI, Sebastian Amelio, coordinatore nazionale del piano Paideia, Emilio Porcaro, Dirigente del CPIA Metropolitano di Bologna e Matteo Borri dell’Indire, che ha curato il monitoraggio. I vari interventi hanno tracciato con puntualità e concretezza anche lo scenario all’interno del quale si collocano le tappe più importanti del futuro dei CPIA.

I referenti degli USR, con puntualità e passione, hanno presentato 17 prodotti afferenti ai cinque ambiti tematici del piano Paideia 2 (strumenti per la Commissione, raccordi tra I e II livello, ampliamento dell’offerta formativa, ricerca sperimentazione e sviluppo, valorizzazione del CPIA come struttura di servizio), elaborati nel corso di cinque Seminari interregionali, tenutisi in altrettante città italiane nei mesi di ottobre e novembre 2016.

L’evento è stato anche un’occasione per riproporre i principali snodi del nuovo sistema di istruzione degli adulti: i progetti assistiti, il piano paideia 1, le attività rivolte agli stranieri in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’istruzione carceraria, la possibilità concreta di avviare percorsi di educazione finanziaria per l’esercizio attivo della cittadinanza.

Particolarmente significative le dichiarazioni conclusive del direttore generale Palumbo, legate non tanto agli aspetti ordinamentali quanto alle reali necessità infrastrutturali. Nel medio periodo si prevede un impegno rispetto alla determinazione degli organici, all’adeguamento del sistema informativo alle esigenze dei CPIA, e, d’intesa con gli enti locali, a definire le problematiche relative alla logistica e alle sedi. In una prospettiva di lungo termine si lavorerà a stretto collegamento con l’INVALSI per gli aspetti concernenti la valutazione esterna degli apprendimenti e la valutazione della scuola ossia del servizio nel suo complesso.  Il lavoro da fare è ancora moltissimo e non è semplice starci appresso ha ribadito l’ispettore Sebastian Amelio, coordinatore nazionale dei CPIA, ma hanno assicurato Luca Tucci, dirigente del Miur e Emilio Porcaro, Dirigente del CPIA Metropolitano di Bologna, bisogna farlo e l’approccio per il futuro non deve essere soltanto burocratico.

I materiali del convegno possono essere scaricati dal sito www.paideia2.it mentre la registrazione integrale audio e video è reperibile nel canale YouTube del CPIA Metropolitano di Bologna.