DS: il vice ministro Ascani apre alla modifica del decreto 81 sulla sicurezza

Mentre il decreto legge salva precari, prossimo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, prevede l’abrogazione del controllo biometrico nei confronti dei dirigenti scolastici, facendo giustizia di una scelta incomprensibile e punitiva per i capi d’istituto, anche il vice ministro dell’istruzione, Anna Ascani (PD), prende posizione a favore dei dirigenti scolastici per alleggerirne i carichi di lavoro e le responsabilità.

Dobbiamo mettere i nostri dirigenti scolastici nelle condizioni di lavorare al meglio”, scrive la Ascani in un comunicato stampa. Proprio il punto al centro del dossier pubblicato poche settimane fa da Tuttoscuola “Dirigenti che stress. Allarme presidi: troppi alunni e troppe incombenze” (scaricabile qui), che ha sensibilizzato l’opinione pubblica su questo tema, inquadrato in maniera completa e oggettiva.

Il vice ministro riconosce il ruolo di responsabilità dei dirigenti scolastici, gravato da carichi di lavoro di quantità e natura che non hanno uguali nella dirigenza pubblica: “Svolgono un ruolo di grande responsabilità, che deve essere riconosciuto. Dobbiamo impegnarci per garantire loro un clima di serenità, diminuendo il carico burocratico e intervenendo, anche in ambito legislativo, per supportarli nel loro lavoro.

La Ascani annuncia interventi appositi per modificare quel quadro di responsabilità: “Stiamo lavorando insieme al Parlamento dove c’è già depositata una mia proposta di legge per intervenire sul decreto legislativo 81/08 che riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

La sicurezza! L’Ascani mette il dito nella piaga, perché la responsabilità per la sicurezza delle scuole oggi è in capo al dirigente, anche se gli edifici scolastici sono di proprietà degli Enti Locali che ne devono rispondere in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria. Non a caso la modifica del decreto 81 è una delle proposte di cambiamento avanzate nel dossier di Tuttoscuola.  

Ma cosa prevede la proposta di legge del PD? Sembra finalmente chiamare in causa gli enti locali proprietari degli edifici  che ospitano le istituzioni scolastiche rimettendo su di loro, come è normale che sia, essendone i proprietari, la totale valutazione dei rischi strutturali oltre che la  corresponsabilità per la redazione del documento valutazione rischi (DVR). Ecco un passaggio del testo: “I dirigenti delle istituzioni scolastiche sono esentati da qualsiasi responsabilità civile, amministrativa e penale qualora abbiano tempestivamente richiesto gli interventi strutturali e di manutenzione (…), necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati, adottando le misure di carattere gestionale di propria competenza. In ogni caso gli interventi relativi all’installazione degli impianti e alla loro verifica periodica e gli interventi strutturali e di manutenzione riferiti ad aree e spazi degli edifici non assegnati alle istituzioni scolastiche nonché ai vani e locali tecnici e ai tetti e sottotetti delle sedi delle istituzioni scolastiche restano a carico dell’amministrazione tenuta (…) alla loro fornitura e manutenzione”. Tuttoscuola analizzerà il testo con successivi approfondimenti.

Continueremo su questa strada – ha concluso il vece ministro – casi come quello della dirigente scolastica Franca Principe impongono una riflessione”.

Franca Principe, dirigente scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Pisacane” di Sapri, è stata condannata per un cedimento strutturale nella sua scuola e sospesa dal servizio per 5 mesi.