Disagio, consorzio Humanitas interviene prima

“Gli interventi promossi nelle scuole, soprattutto nelle istituzioni educative, quasi sempre sono a posteriori: prima emerge una patologia, una situazione di disagio e di difficoltà, e solo dopo si cerca di provvedere in qualche modo con progetti e interventi che, a volte, riescono ad avere dei risultati. Vogliamo invertire questa tendenza e agire prima che si verifichino situazioni di difficoltà”. Spiega così Antonio Augenti, direttore del Centro Universitario per i servizi educativi del Consorzio Fortune Humanitas-Lumsa, l’intento del seminario ‘Prima che sia troppo tardi, nuovi scenari educativi’, promosso in collaborazione con il liceo J.F. Kennedy di Roma.

L’incontro, che si svolgerà il 15 giugno dalle 17 alle 19 presso il Consorzio universitario Humanitas in via Gioacchino belli 86 (Roma), “e’ stato sollecitato da alcune scuole romane del Centro storico, Trastevere e Monteverde, per invitarci a presentare un punto di vista- precisa il direttore- che sappia cogliere alcune preoccupazioni da loro coltivate nel corso dell’anno scolastico ormai al termine”.

‘Prima che sia troppo tardi’ significa quindi agire per prevenire le situazioni di disagio. Come fare? “Analizzando le difficolta’- prosegue il direttore- che in generale risalgono nella crisi dell’istituzione scolastica, nei fenomeni di bullismo e cyberbullismo che riguardano i giovani, nel vissuto abbastanza problematico dell’adolescente e nel suo malessere. Rispetto a questi problemi si puo’ far qualcosa- afferma Augenti- tanto che porteremo a sistema le esperienze che emergeranno dal seminario del 15 giugno”. Il seminario del 15 giugno riunira’ diversi esperti del settore per “mettere in matrimonio l’azione della famiglia con quella della scuola piu’ di quando non avvenga oggi, e per verificare, att raverso alcuni laboratori che svolgono attivita’ di ricerca, se tali risultati siano raggiungibili”, afferma Augenti. “Presidi, psicoterapeuti e psichiatri presenteranno alcune proposte volte ad assicurare una sorta di sostegno preventivo alle famiglie”. Lo stesso principio varra’ per i docenti: “Anche per loro andrebbe svolta con tempestivita’ un’attivita’ di consulenza preventiva per aiutarli ad affrontare le problematiche giovanili e ad interloquire con le famiglie- conclude il direttore del Centro servizi educativi- cosi’ da prevenire e/oi gestire al meglio le situazioni difficili”.

Saranno presenti in qualita’ di relatori Lidia Cangemi, dirigente scolastico del Liceo J.F. Kennedy; Nicoletta Rosati, docente dell’Università Lumsa; Bruno Intreccialagli, psichiatra psicoterapeuta, didatta della Società italiane di terapia cognitivo comportamentale.

 

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