Diritti dei minori, Amnesty International presenta proposta educativa

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2014-15, Amnesty International Italia ha annunciato la sua offerta educativa a scuole e istituti di ogni ordine e grado, centrata sulla celebrazione del 25° anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e sulla necessità di contrastare l’omofobia e la transfobia in ambito scolastico. 

Sono passati 25 anni da quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per la prima volta, in un atto internazionale, i minori sono stati riconosciuti come protagonisti: persone che hanno il diritto di partecipare alle scelte che le riguardano, in grado di esprimere idee proprie e prendere decisioni” – ha sottolineato Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia. “Gli strumenti educativi di Amnesty International, come il progetto Amnesty Kids (http://www.amnestykids.it/), rivolto alle scuole primarie e secondarie di I grado, hanno l’obiettivo di far conoscere ad alunne e alunni i loro diritti sanciti dalla Convenzione del 1989, in modo che ne comprendano l’importanza e si attivino per difenderli”. 

La scuola è uno dei principali luoghi in cui ragazze e ragazzi si confrontano con i modelli prevalenti nella società” – ha poi ricordato Rufini –  “e negli ultimi anni, in Italia, attacchi verbali e fisici nei confronti delle persone omosessuali e transessuali si sono verificati con preoccupante frequenza”. 

Per questo, Amnesty International Italia propone alle scuole secondarie di II grado il progetto Scuole attive contro l’omofobia e la transfobia. Il progetto, composto da un sito internet (http://scuole-lgbti.amnesty.it/) e una guida per gli insegnanti scaricabile gratuitamente online, vuole essere un luogo in cui studenti e professori di istituti diversi si incontrano per scambiarsi idee, proposte e azioni per migliorare il proprio ambiente scolastico. 

È un fatto preoccupante – ha rilevato Rufini – che da diversi mesi scuole di ogni ordine e grado, associazioni ed enti impegnati in attività di contrasto alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere in ambito scolastico subiscano attacchi da parte di alcuni rappresentanti delle istituzioni. È dimostrato quanto l’omofobia e la transfobia subite a scuola abbiano ripercussioni negative molto forti nella vita delle vittime, non solo da adolescenti ma anche quando saranno adulti. Per questo è fondamentale che le scuole siano luoghi rispettosi dei diritti umani e liberi da ogni forma di discriminazione e violenza”.