Dirigenti scolastici: nessuna sanatoria mentre il concorso non arriva

Blindato con voto di fiducia, il decreto legge “Milleproroghe”, ha superato lo scoglio del Senato con un maxiemendamento che ha recepito alcune modifiche, rispetto al testo già emendato in prima lettura dalla Camera, ma che avrà bisogno dell’ok definitivo dai deputati il 28 p.v.

Qualcuno ha denominato il provvedimento come il solito decreto omnibus, buono per inserire ogni tipo di norma, comprese quelle che con la natura della disposizione (proroga di termini già fissati) non avevano nulla a che fare.

Proprio perché non prevedevano proroghe di alcunché, non sono stati recepiti i tanti emendamenti (presentati da parlamentari di maggioranza e opposizione) che cercavano un recupero straordinario di centinaia di docenti non compresi (per ragioni varie) tra i vincitori dell’ultimo concorso per dirigente scolastico.

Il gruppo agguerrito di quei docenti che chiedevano una sanatoria si era rivolto anche alla ministra dell’istruzione Fedeli, sostenendo che, considerato il grave ritardo del nuovo concorso, l’accoglimento della loro rivendicazione poteva servire alle scuole per evitare a settembre una diffusa situazione di reggenze.

Il no a sanatorie però è arrivato su tutti i fronti, confermando la strada del concorso. Tuttavia, mentre cade la speranza per il recupero degli esclusi, il bando del concorso ordinario per assumere 1.500 nuovi dirigenti scolastici non vede ancora la luce.

Il concorso, atteso prima di Natale, dispone già del regolamento e ha avuto anche l’ok del Consiglio di Stato, ma ha bisogno del parere favorevole del Ministero dell’Economia e Finanze.

Dopo quel benestare e la registrazione da parte della Corte dei Conti, il bando di concorso potrà essere finalmente pubblicato.

È sempre più probabile che a settembre i nuovi dirigenti scolastici non ci siano; se il bando lo consentirà, le nomine dei vincitori potrebbero arrivare anche in corso d’anno, ma quasi certamente, con graduatorie di merito approvate dopo il 31 agosto 2017, i nuovi dirigenti scolastici arriveranno nel 2018, lasciando molte istituzioni scolastiche senza guida stabile.