Dimensionamento. Proroga al 31 gennaio dei piani regionali

Salvi i circoli didattici con oltre mille alunni

La nota ministeriale prot. 10309 del 13 dicembre 2011 della Direzione Generale per il personale scolastico, nel prorogare dal 31 dicembre al 31 gennaio prossimo il termine ultimo per la definizione del dimensionamento della rete scolastica, ha precisato meglio i termini dei chiarimenti e degli accordi intervenuti nei giorni scorsi tra il Miur e la Conferenza delle Regioni in ordine all’applicazione della legge 111/2011.

Escluso l’accoglimento della richiesta avanzata a suo tempo dalle Regioni di distribuire nell’arco di un triennio l’attuazione del nuovo dimensionamento della rete, il Miur ha fatto sue le altre due richieste sulla flessibilità di attuazione della riforma.

È stata accolta preliminarmente la richiesta di non considerare rigidamente il parametro di mille alunni per i nuovi (e i vecchi istituti comprensivi), e si consente che tale “valore viene assunto come media regionale di riferimento”.

La media a cui ci si riferisce non è dunque quella provinciale (come qualcuno aveva ipotizzato), bensì quella regionale. Potranno esserci, dunque, in ciascuna regione “istituti comprensivi con valori inferiori a quelli previsti dalla legge (cioè mille alunni), purché nell’ambito regionale vi siano istituzioni scolastiche che presentino valori che compensino adeguatamente i predetti valori inferiori salvaguardando la media di riferimento”.

Nella parte finale della nota, se pur in forma un po’ criptica, si fa riferimento, in termini di possibile attuazione, ad un’altra delle richieste avanzata dalla Conferenza delle Regioni relativamente relativa alle istituzioni scolastiche del 1° ciclo (circoli didattici in particolare) già dimensionate su mille e più alunni.

La nota precisa che in fase di prima attuazione si potrà tener conto di “particolari esigenze geografiche e socioeconomiche legate alla “storia del territori”.