Didattica a distanza promossa dai dati del monitoraggio

Affiancando e in parte integrando i dati di monitoraggio del Ministero il portale Skuola.net ha meritoriamente attivato l’Osservatorio ‘Scuola a distanza’ che raccoglie informazioni e reazioni, soprattutto attraverso sondaggi rivolti agli studenti, sull’andamento di questa nuova modalità didattica.

Nella edizione di venerdì scorso viene presentato un primo bilancio delle problematiche più diffuse emerse nel primo mese di stop alla didattica frontale. La rilevazione ha coinvolto 25 mila alunni di medie e superiori.

Risulta che oltre 2 studenti su 3 delle superiori fanno lezione in modo interattivo, collegandosi in video-conferenza con i professori, grazie alle piattaforme più evolute (una settimana fa era il 60%). Anche le scuole medie crescono costantemente: quasi 6 su 10 alunni (una settimana fa erano meno della metà) utilizzano software di ultima generazione, anziché limitarsi all’uso del registro elettronico o alla mera assegnazione di compiti. Restano tuttavia studenti ancora non raggiunti in alcun modo dalla DaD: il 6% alle superiori e 17% alle medie. Per quanto riguarda la valutazione, più di uno studente su 2 ha già sostenuto interrogazioni o verifiche via web sia alle medie che alle superiori.

Tra gli aspetti da migliorare”, si legge, “c’è sicuramente quello legato alla dotazione tecnologica: uno studente su 4, in casa, non ha dispositivi (computer, tablet, ecc.) a sufficienza per far studiare o lavorare tutti i componenti della famiglia in contemporanea”, e in molti casi (23%) ci sono problemi di connessione perché la rete attivata a casa è troppo lenta e l’hotspot mobile ha un limitato numero di Giga.

Altro effetto negativo dello smart learning è quello di aver allungato le giornate scolastiche: il 30% degli studenti interpellati dichiara di arrivare fino a 10 ore di uso del computer per motivi scolastici (la media è 5-6 ore). E a 1 su 3 è capitato di essere contattato dai professori di sera e anche in fine settimana per l’assegnazione dei compiti (ma anche i ragazzi, però, si rivolgono spesso ai docenti per avere chiarimenti sulle lezioni o sui compiti da svolgere).

Le criticità ci sono e vanno affrontate. Alla fine, però, la valutazione che gli studenti danno del modo in cui la scuola sta gestendo la didattica a distanza è positiva: più del 90% la promuove. Se ne dovrà tener conto in futuro.