Didattica a distanza nelle scuole paritarie, il dossier della FIDAE

di Virginia Kaladich*

In queste lunghe settimane di lockdown, che per la scuola non è finito, visto che vediamo riaprire intorno a noi ogni tipo di attività escluse quelle scolastiche, abbiamo più volte fatto sentire la nostra voce come FIDAE in rappresentanza delle scuole paritarie cattoliche, affinché il Governo non ci discriminasse nelle misure anti pandemia. Prendiamo il buono e continuiamo a sperare che nel passaggio di tempo affinché il decreto si trasformi in legge vengano inserite le misure che abbiamo chiesto tante volte come la detrazione totale delle rette pagate dalle famiglie e l’istituzione di un Fondo speciale che copra le spese fisse sostenute dagli istituti.

Non ci siamo però voluti fermare solo alle richieste perché lo sappiamo che molto spesso gridare e chiedere è molto semplice. Per questo abbiamo deciso di impegnarci con una campagna che raccoglie tutti i soggetti, gli enti, le istituzioni, le singole scuole, le associazioni, ma anche personalità del mondo scientifico e accademico, tutti coloro che hanno a cuore l’istruzione dei nostri ragazzi e che vogliono mettere insieme proposte e idee per costruire la scuola del futuro. Abbiamo chiamato questa campagna #vogliamofarescuola perché chiediamo prima di tutto che ci sia permesso di fare scuola, e che quindi si dia piena attuazione alla legge 60 del 2000, quella che ci ha riconosciuto come parte integrante del sistema scolastico pubblico, una legge rimasta incompleta perché non ha è mai stata prevista una vera copertura economica. Vogliamo fare scuola poi esprime il desiderio che abbiamo di rivedere i nostri alunni, a settembre, di tuffarci in un nuovo anno scolastico con ancora più passione e partecipazione, sapendo che quando torneremo sui banchi non saremo più gli stessi, la scuola non sarà più la stessa. Noi vogliamo fare scuola, cioè vogliamo davvero dare un esempio positivo, vogliamo fare da apripista ad una riforma della scuola che sia cucita addosso allo studente, considerato nella sua interezza, nella sua pienezza.

Ecco perché abbiamo lanciato anche un primo video manifesto https://www.youtube.com/watch?v=t-hC7Z_978o&t=3s che racconta i valori più profondi che si dovrebbero apprendere sui banchi di scuola: l’amicizia, la partecipazione, la cittadinanza, la conoscenza, la creatività, l’amore per la natura e per l’arte.

Questo manifesto è una grande occasione collettiva ed è aperto a tutti, perché la scuola è davvero di tutti. Non voglio fare polemica ma davvero è difficile capire come si possa pensare al bonus vacanze o al bonus per biciclette e monopattini elettrici e poi non si faccia ancora chiarezza su quello che sarà il nuovo anno scolastico. La scuola riguarda il nostro futuro, il futuro di questo paese che dopo la pandemia è ancora più incerto e difficile. E allora quale migliore occasione per puntare sui nostri giovani? Perché non gettare ora le fondamenta della scuola che sarà? Noi siamo pronti, sappiamo che dovremo fare i conti con le nuove tecnologie che in questi mesi ci hanno supportato, senza però perdere di vista la relazione umana, il contatto con e tra gli alunni, una lezione e un apprendimento che spesso sono fatti anche di silenzi o di semplici sorrisi.

Questo video è il primo momento significativo, teaser di un manifesto programmatico e di un sito internet dedicato che seguiranno nei prossimi giorni.

DOSSIER – Didattica a distanza nelle scuole paritarie FIDAE

Marzo-aprile 2020

La storia del nostro Paese ci insegna che nei momenti più difficili tutti i membri della comunità nazionale hanno unito le loro forze, le loro energie per collaborare a far fronte alla situazione di emergenza e alla successiva ricostruzione.

In questi mesi abbiamo preso coscienza del lavoro instancabile di medici, infermieri, personale sanitario, a servizio degli ammalati di COVID 19 a cui dobbiamo aggiungere anche i docenti che hanno tenuto in piedi la nostra scuola. È da questa constatazione che è nata l’esigenza di raccontare le buone pratiche delle scuole cattoliche della FIDAE che, come tante altre scuole, fin dai primi giorni di chiusura hanno attuato la didattica a distanza, cercando da subito di non perdere il prezioso legame con i bambini, i ragazzi e gli adolescenti che frequentano le nostre scuole. I docenti hanno dato una grande dimostrazione di impegno, di competenza ma soprattutto di tanta passione educativa. In questo modo le scuole hanno onorato e tenuto fede al patto educativo stipulato con le famiglie; oltre ad ottemperare la normativa ministeriale.

Fin dai primi giorni di marzo 2020, il Consiglio Nazionale FIDAE ha scelto di agire con uno stile deciso orientato alla prassi, per rispondere alle problematiche via via emergenti, senza dimenticare comunque la necessità di alimentare l’azione attraverso una riflessione pedagogica per illuminare il cammino e ha voluto dare visibilità e voce alle scuole nel loro impegno nella didattica a distanza, dedicando una sezione nel proprio sito con notizie, indicazioni tecniche ed esperienze https://bit.ly/2XvrVvy.

Il primo Dossier FIDAE vuole anche rendere manifesto il valore inestimabile e insostituibile della Scuola Cattolica Paritaria all’interno del sistema nazionale di istruzione e di formazione, un valore che purtroppo anche in questi mesi, nonostante una condizione di emergenza senza precedenti, non ha trovato grande spazio nell’opinione pubblica.

Il Dossier si articola in cinque macrotemi: didattica a distanza tra gestione dell’emergenza e opportunità educativa; gestione scolastica da parte degli enti gestori ecclesiastici; rapporto con i dipendenti; rapporto con le famiglie; rapporto con gli organi di Stato (Ministero dell’istruzione e Uffici scolastici regionali e provinciali). Questi ambiti appena elencati sono dunque l’ossatura con la quale si è deciso di organizzare tutto il materiale e le azioni che FIDAE nazionale ha messo in campo per fronteggiare l’emergenza Covid19. Un testo in fieri, un’opera corale a più mani così come lo è stata quella portata avanti a beneficio delle scuole associate su tutto il territorio nazionale con il supporto anche delle FIDAE regionali.

Nella ricerca sono stati coinvolti 259 istituti della Fidae, il 56% appartenente alla scuola primaria, il 29% alla secondaria di primo grado e il 15% alla secondaria di secondo grado. Quello che ci ha confortato è che almeno un terzo degli istituti ha applicato il livello più evoluto della didattica a distanza e comunque il 70% ha messo in campo un uso avanzato degli strumenti tecnologici.

Un altro motivo di orgoglio è la task force che è stata creata di quarantasei docenti che si sono messi al servizio, a titolo completamente gratuito, di tutti gli istituti per approfondire alcuni ambiti della didattica a distanza particolarmente complessi, come la verifica della trasmissione delle competenze o l’attenzione verso gli studenti con handicap o con problemi di apprendimento.

Sono stati proposti Webinar tematici e Meeting di approfondimento, di confronto e di scambio, Come FIDAE ne usciamo sicuramente rafforzati, con la consapevolezza di aver colto un periodo di difficoltà e di emergenza per avviare un processo di cambiamento che era già necessario per venire incontro ai nuovi linguaggi dei nostri ragazzi. Dossier https://bit.ly/2yDLl9b

*Presidente FIDAE