Deleghe Buona Scuola: il rischio dell’ingorgo

Lo stile pragmatico della ministra Fedeli lo si è visto chiaramente in questa circostanza del varo degli schemi dei decreti delegati: avanti tutta e aggiustamenti in corso d’opera, a costo di subire critiche per talune incongruenze già rilevate nei testi iniziali.

Il varo definitivo dei decreti legislativi è atteso entro il termine improrogabile del 15 aprile p.v.

Gli schemi dei decreti legislativi sono già stati trasmessi alla Camera, dove le Commissioni Cultura e Bilancio dovranno esprimersi entro il 17 marzo.

Lo stesso dovrà avvenire più o meno contestualmente per le Commissioni del Senato, mentre, per conto suo, la ministra sarà impegnata in un tour de force per ascoltare osservazioni e proposte delle rappresentanze della scuola (associazioni professionali, dei genitori, degli studenti, sindacati ecc.).

E c’è anche il passaggio in Conferenza unificata (Stato, Regioni, Autonomie locali). Per le Commissioni parlamentari otto schemi di decreto da conoscere, valutare, emendare: il lavoro che attende i parlamentari non è da poco. Non un solo decreto, ma otto, in un colpo solo.

Il rischio dell’ingorgo è assicurato, ma quello che può preoccupare maggiormente è che deputati e senatori non abbiano il tempo necessario per approfondire la valutazione di tutti i testi e presentare proposte complete e adeguate per eventuali emendamenti.

È auspicabile e possibile una funzionale organizzazione dei lavori. Auguri e buon lavoro, nell’interesse della scuola e degli studenti.

Leggi le nostre analisi dei decreti delegati:
 
Testi

Inclusione
– Inclusione: prima riflessione sulle innovazioni principali
Sostegno: il decreto delegato non garantisce la continuità didattica 
Ddl inclusione: che fine ha fatto la continuità didattica?

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