Decreto scuola, Pittoni (Lega): ‘Governo nel pallone su docenti di religione’

“Il nuovo emendamento Toccafondi (Italia Viva) sul concorso per insegnanti di religione presenta gravi lacune”. A dichiararlo è il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile Istruzione della Lega.

L’emendamento in questione al decreto scuola afferma:

1. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato a bandire, entro l’anno 2020, previa intesa con il Presidente della Conferenza episcopale italiana, un concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica che si prevede siano vacanti e disponibili negli
anni scolastici dal 2020/2021 al 2022/2023.
2. Una quota non superiore al 35 per cento dei posti del concorso di cui al comma 1 può essere riservata al personale docente di religione cattolica, in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’ordinario diocesano, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.
3. Nelle more dell’espletamento del concorso di cui al presente articolo, continuano a essere effettuate le immissioni in ruolo mediante scorrimento delle graduatorie generali di merito di cui all’articolo 9,
comma 1, del decreto dirigenziale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca 2 febbraio 2004, di cui all’avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 10 del 6 febbraio 2004, relativo all’indizione di un concorso riservato, per esami e titoli, a posti d’insegnante di religione cattolica compresi nell’ambito territoriale di ciascuna diocesi nella scuola dell’infanzia, nella scuola elementare e
nelle scuole di istruzione secondaria di primo e secondo grado“.

Punto primo – dichiara Pittoni – si disconosce il valore abilitante dell’idoneità diocesana (quindi va contro il Concordato), poiché prevede per il concorso straordinario due prove (scritto e orale) come per il concorso straordinario destinato ai non abilitati della secondaria, mentre sia per il FIT transitorio (per gli abilitati della secondaria) sia per il concorso straordinario (per gli abilitati di primaria e infanzia) c’è la sola prova orale. Conseguentamente viola anche il principio costituzionale di uguaglianza. Secondo poi, subordina lo scorrimento delle GM 2004 alla pubblicazione delle GM del nuovo concorso: in pratica in molte regioni del sud lo scorrimento atteso da anni sara’ irrisorio. Terzo punto e fatto ancora più grave – conclude il Senatore -, modifica unilateralmente la quota di organico di diritto di competenza statale senza il necessario accordo con la CEI, violando sostanzialmente e formalmente il contenuto dell’intesa Stato- CEI“.