Decreto rilancio: confermato incremento di 16mila assunzioni, ma non per infanzia e primaria

Il decreto legge Rilancio n. 34, entrato in vigore ieri, ridefinisce l’incremento dei posti per l’assunzione in ruolo, confermando in sostanza quanto annunciato da giorni anche dal ministro Azzolina. Saranno 16mila posti in più, di cui 8mila per il concorso straordinario della secondaria (diventeranno complessivamente 32mila posti) e 8mila per il concorso ordinario sempre per la secondaria (diventeranno complessivamente 33 mila).

Per entrambi i concorsi le assunzioni si protrarranno per altri tre o quattro anni e, comunque, fino all’esaurimento di tutti i posti messi a concorso. Per il prossimo settembre, se il concorso straordinario riuscirà a concludersi in tempo utile, vi sarà una prima quota di assunzione di circa 10-12 mila posti.

Una prima osservazione riguarda gli 8mila posti di incremento per il concorso ordinario: diversamente da quanto anticipato nelle bozze del decreto dei giorni scorsi, non ci saranno posti per scuola primaria e dell’infanzia, e tutti saranno riservati al concorso ordinario della secondaria.

Una seconda osservazione riguarda la distribuzione dei 32 mila posti che vengono aggiunti. Per l’uno e l’altro concorso si utilizza la formula “per le regioni e le classi di concorso per cui è stata bandita la procedura”.  

La particolare formulazione lascia intendere che i posti verrebbero distribuiti in proporzione sui posti e le classi di concorso già individuati nei bandi.

Ovviamente resta confermata la distinzione tra assunzioni e posti nelle scuole. I 65 mila posti in questione (32 mila più 33 mila) non aumentano il numero delle classi e delle cattedre attuali. Nel tempo ci saranno soltanto più stabilizzazione di docenti precari (anche se non è poca cosa).