Decreto formazione e reclutamento insegnanti: ecco il percorso Fit

Via libera alla Camera al decreto attuativo della Buona Scuola sulla formazione e il reclutamento degli insegnanti della scuola secondaria. Le commissioni Cultura e Lavoro hanno dato parere favorevole, ma con qualche paletto. 

Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Public Policy, il provvedimento riguarda la fase transitoria per passare al nuovo sistema con l’assunzione in ruolo del personale precario delle graduatorie a esaurimento e quello delle graduatorie di istituto. Le assunzioni avverranno secondo lo schema classico, una metà dalle GAE e l’altra dalle liste di istituto. Nel parere dello scorso 20 marzo i deputati chiedono di cambiare la denominazione del percorso per l’accesso dei docenti in Percorso Fit: “Percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione di docente”.

Per diventare docenti non servirà più l’abilitazione, ma ci sarà bisogno di acquisire 24 crediti prima della laurea in ambiti ben precisi: quelli psico-pedagogici, didattici e antropologici. Poi dovranno affrontare  un concorso per accedere al percorso triennale, e infine l’accesso ai tre anni di formazione teorico-pratica (primo anno di specializzazione e due pratici).

Per chi è iscritto alle graduatorie d’istituto sarà inserito a sua volta in una graduatoria regionale ad esaurimento (dal prossimo anno scolastico). Saranno dunque ammessi al terzo anno del Fit senza dove conseguire i crediti richiesti.

Si legge poi nel parere: “Il primo anno” di Fit “sarà finalizzato al conseguimento del diploma di specializzazione per l’insegnamento nella scuola secondaria o in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica”. Il secondo e il terzo come “anno di formazione, tirocinio e primo inserimento nella funzione docente“. Il percorso Fit dovrà poi “sviluppare e rafforzare le competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, in relazione ai nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza fissati per gli studenti; le competenze proprie della professione di docente, in particolare pedagogiche, relazionali, valutative, organizzative e tecnologiche, integrate in modo equilibrato con i saperi disciplinari; la capacità di progettare percorsi didattici flessibili e adeguati al contesto scolastico, al fine di favorire l’apprendimento critico e consapevole e l’acquisizione delle competenze da parte degli studenti; e la capacità di adempiere con consapevolezza ai doveri connessi con la funzione docente e con l’organizzazione scolastica“.