Declassato lo sciopero del 25: solo un’ora

Forse questa mossa tardiva del Governo di approvare i contratti pubblici non se l’aspettava più nessuno. I sindacati confederali della scuola avevano stigmatizzato questo ingiustificato ritardo, al punto di proclamare per il 25 novembre l’astensione dal lavoro per l’intera giornata, una decisione rara per il comparto scuola, impiegata solamente per le grandi occasioni.
Ovviamente dietro la scelta di uno sciopero così pesante c’era anche l’obiettivo di non escludere i lavoratori della scuola dalla partecipazione generale della grande manifestazione di tutte le categorie contro la legge finanziaria.
Ma il Governo ci ha messo lo zampino, costringendo i sindacati a correre immediatamente al riparo, con la conferma, sì, dello sciopero, ridotto però ad una sola ora.
Molto soddisfatto della decisione governativa è lo Snals che, unico tra i grandi sindacati della scuola, non aveva invitato gli insegnanti e il personale Ata allo sciopero.
Tutti i sindacati ora sollecitano l’attivazione delle procedure di liquidazione degli arretrati con il ministro della Funzione pubblica, Baccini, che alimenta la speranza di rendere operativa per dicembre questo obiettivo.
Si ha l’impressione però che questo ottimismo di facciata sia il solito gioco delle parti.
Per niente ottimista è invece la Gilda che, nel revocare lo sciopero del 25, precisa (www.gildains.it) che “la ragione principale alla base della protesta della Gilda degli insegnanti è venuta meno con questa ratifica seppure molto tardiva e che difficilmente consentirà di avere aumenti e arretrati entro dicembre“.