Danneggiata la statua di Falcone, Fedeli: ‘Episodio grave e vigliacco, ma la scuola non si arrende’

Un gesto vile, un fatto grave, qualcosa di infame. Un oltraggio. Queste le parole utilizzate per definire l’atto vandalico scoperto ieri, 10 luglio, a Palermo: la statua di Giovanni Falcone che si trova davanti alla scuola Falcone, nel quartiere dello Zen, è stata danneggiata. Secondo quanto riporta 9Colonne, alla statua è stata staccata la testa e un pezzo del busto che è poi stato scagliato contro il portone dell’istituto scolastico. E non è la prima volta: il monumento, infatti, in passato era già stato danneggiato. 

Di notte, contro la statua di Giovanni, dentro una scuola. È difficile immaginare qualcosa di più vile e squallido” scrive il presidente del Senato, Pietro Grasso, su Facebook dove aggiunge: “Se è un avvertimento mafioso sarebbe una prova di debolezza, non di forza; se invece si trattasse del gesto di una banda di vandali sarebbe l’ulteriore conferma che dobbiamo ripartire dalla scuola, grazie all’impegno dei docenti che ogni giorno educano i cittadini di domani, e da un maggior controllo del territorio, per prevenire questo tipo di comportamenti.  Abbiamo una certezza, non illudetevi: ogni volta che proverete a infangare la memoria di uomini come Falcone noi la proteggeremo. E ogni volta che distruggerete una statua saremo pronti a ricostruirla.  Quando si prende di mira una scuola – continua Grasso – si vuole aggredire il futuro: sono vicino a chi vive, da studente o lavoratore, l’Istituto ‘Giovanni Falcone’ di Palermo“.

Mentre si indaga sulla vicenda il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando fa sapere che “il danneggiamento e il vilipendio della statua dedicata a Giovanni Falcone sono atti gravissimi, ancor più grave perché rivolti anche a danneggiare una scuola che svolge da anni una importante opera di sensibilizzazione e formazione sociale. Appena informato – continua il primo cittadino – mi sono messo in contatto sia con la Dirigente scolastica sia con le Forze dell’Ordine, auspicando che si possa risalire al più presto agli autori di questo gesto vile. Allo stesso tempo ho disposto che le maestranze comunali si adoperino per il pronto restauro della statua“.

Il danneggiamento della statua dedicata al magistrato, icona insieme a Paolo Borsellino della lotta alla mafia, ha provocato numerose reazioni di condanna. “Oltraggiare la memoria di Falcone è una misera esibizione di vigliaccheria” ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Per il ministro degli Affari esteri, Angelino Alfano, si è trattato di un attacco “vergognoso e ignobile“: “Uniti, sempre, in sua memoria e per la nostra terra nella lotta contro la mafia, per legalità” ha aggiunto su Twitter il titolare della Farnesina. 

L’atto di vandalismo avvenuto alla scuola ‘Falcone’ di Palermo è un episodio grave e vigliacco. Lo condanniamo con decisione e ribadiamo con forza che la scuola non si arrende” sono, invece, le parole della ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.Ho già contattato la dirigente Daniela Lo Verde per esprimerle sostegno e vicinanza. Faremo subito restaurare la statua – assicura Fedeli che aggiunge: –  non è la prima volta che questa scuola è oggetto di attacchi. Chi la dirige e chi ci lavora non si è mai fermato e anche stavolta saremo al loro fianco“.

Parla anche Maria Falcone, sorella del giudice ucciso: “Sono costernata da un episodio di vandalismo che per la seconda volta colpisce un baluardo di legalità in un quartiere estremamente sensibile della nostra città. Sono accanto agli studenti e ai cittadini del quartiere che credono e si battono nel nome di Giovanni Falcone e che fino allo scorso 23 maggio hanno portato la loro rappresentanza in piazza Magione a onorare il nome di Giovanni e Paolo. Non ci arrenderemo mai – sottolinea Maria Falcone che precisa: – la statua risorgerà più bella di prima ma chiedo alla autorità di pubblica sicurezza di garantire per il futuro un presidio adeguato a un monumento simbolo della nostra città“.