CSPI: quell’astensione che fa pensare

Nel dar conto dell’andamento dei lavori del CSPI impegnato ad esprimere il richiesto parere sull’imminente bando di concorso, la Flc Cgil ha aggiunto una sintetica e non commentata (ma velenosa) conclusione: Il parere è stato approvato con l’astensione dei componenti designati dal Ministro Giannini.

Alcuni chiarimenti per capire: il Consiglio è composto da 36 membri, di cui metà elettivi e metà designati. Tra i 18 designati, 9 sono di designazione ministeriale, un quarto del totale.

Più precisamente i consiglieri designati dal ministro Giannini sono: Marco Bronzini, Luciano Chiappetta, Loredana Leoni, Maria Maddalena Novelli (assente nella seduta), Ruben Razzante, Corrado Sancilio, Ignazio Sauro, Lucrezia Stellacci e Elena Ugolini.

L’assenza della Novelli è stata probabilmente motivata dal fatto che, nella sua veste di direttore generale del personale scolastico, si veniva a trovare in evidente situazione di incompatibilità in quanto responsabile dell’intera procedura concorsuale.

L’episodio richiamato dalla Cgil-scuola può costituire una chiave di lettura di quel che potrebbe avvenire nel futuro del CSPI? La sottolineatura cgiellina dell’astensione in blocco dei soli designati ministeriali sembra voler dire che ci potrebbero essere comportamenti analoghi anche nelle prossime sedute. E questo – sembra di capire – metterebbe in discussione, se pur solamente con una quota di suoi membri, l’indipendenza dell’organo dalla linea di politica scolastica del ministro. Come se ci fosse il rischio che quel gruppo di designati possa difendere pregiudizialmente le proposte da sottoporre al parere del CSPI (se e quando vi saranno). Sarà così?