Tuttoscuola: Turismo scolastico

Kidzania, il parco dove i bambini lavorano e vengono pagati in giocattoli

L’argomento è di quelli destinati a far discutere, tant’è che se ne occupa un quotidiano autorevole come La Stampa: un parco tematico per bambini – dai 4 ai 14 anni – in cui i piccoli all’ingresso scelgono il mestiere che vorranno fare da grandi e poi impersonano proprio quel personaggio – il giornalista, il cuoco, il pompiere, la cassiera e così via – venendo pagati in giocattoli. Il tema è sfizioso, parliamo di Kidzania, una serie di parchi diffusi in tutto il mondo e che presto potrebbero arrivare anche in Italia: in predicato ci sarebbe secondo quanto rivelato dal quotidiano torinese l’apertura di due strutture a Milano e a Roma.

La pubblicità

Il problema però, secondo molti, è che questi parchi rischiano di creare dei piccoli consumisti in erba. Tutto ciò che accade dentro Kidzania infatti è sponsorizzato da qualche grande azienda, e così la banca, il supermercato, il ristorante, tutte le strutture hanno dei marchi che esistono davvero nel mondo reale. Una sorta di pubblicità occulta insomma.

Bambini pagati in giocattoli

Il progetto è nato in Messico, in Europa per il momento esiste a Lisbona, a Londra, a Mosca e a Istanbul. E davvero i ragazzi possono immedesimarsi in un mondo virtuale costruito apposta per loro, con tanto di moneta sonante: il kidzo. Il lavoratore in erba viene pagato con questa valuta e i soldi poi potranno essere spesi nel negozio di giocattoli interno al parco o nei punti ristoro, o perfino caricati su uno speciale conto corrente che servirà negli altri venti parchi Kidzania sparsi in giro per il mondo. Oltre sessanta le professioni che possono essere scelte dai bambini, immersi in un vero e proprio gioco di ruolo. Insomma, cosa vuoi fare da grande? Un primo assaggio lo si può sperimentare subito.

Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale.

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