Contributi volontari delle famiglie, la protesta divampa in Emilia-Romagna

Sta montando, da parte di molti rappresentanti dei genitori negli Organi Collegiali Scolastici delle scuole dell’Emilia-Romagna, una protesta sulla questione del contributo ‘volontario’ delle famiglie per le scuole.

La protesta si è tradotta in una email al noto indirizzo matteo@governo.it messo a disposizione dal neopremier Matteo Renzi, che oggi viene resa nota alla stampa. Questo l’incipit dell’email, che in qualche modo ne connota il senso: "Siamo Presidenti di Consigli d’Istituto, rappresentanti dei genitori negli Organi Collegiali Scolastici, e la ringraziamo per l’invito ad esporle le gravi criticità in cui versa la Scuola Pubblica, segno di un’attenzione in cui riponiamo le nostre rinnovate speranze".

I rappresentanti dei genitori fanno notare che, "a causa del pesante taglio delle risorse finanziarie a disposizione le scuole sono costrette a ricorrere in modo sempre più crescente ai contributi delle famiglie e cercando, ove possibile, di reperire risorse esterne aggiuntive. Il privato che si sostituisce al finanziamento pubblico. Ai contributi in materiale (es la carta, il sapone) da anni forniti dai genitori, ora si aggiungono, e sono ormai indispensabili, anche contributi in denaro: da una nostra rilevazione nella provincia di Bologna pressoché tutti gli istituti sono costretti a richiederli e per gli istituti superiori costituiscono la principale fonte di finanziamento. Siamo a sua disposizione per esporle la nostra rilevazione".

I genitori fanno anche rilevare al premier la tematica finanziaria dei crediti pregressi (i cosiddetti "residui attivi") che le scuole vantano da anni nei confronti dello Stato, la cui insolvenza rende "ulteriormente necessario il ricorso ai contributi volontari dei genitori".

I genitori concludono la comunicazione, che offriamo ai nostri lettori in versione integrale nell’allegato, confidando nell’attenzione del Presidente del Consiglio "su queste tematiche e quindi di vedere un’inversione di rotta rispetto alle politiche sulla scuola dei precedenti governi e dal canto nostro manterremo l’attenzione sulle criticità e sulle problematiche della Scuola Pubblica che fino ad ora non sono state assolutamente risolte, quando non colpevolmente aggravate".