Contratto scuola. Il Governo tace, a rischio gli arretrati a dicembre

Dopo il timore di una sospensione del contratto anche per il comparto scuola, sembrava arrivato l’ok del Governo che avrebbe dovuto convalidare l’accordo per il biennio economico 2004-2005, varato da Aran e sindacati rappresentativi più di un mese fa, ma tutto è ripiombato nell’incertezza, perché il Consiglio dei Ministri di venerdì ha taciuto, ancora una volta, sull’autorizzazione.
Per il mancato ok del Governo c’è stata la dura, immediata e prevedibile presa di posizione sindacale.
La mancanza del via libera, comunque tardiva, da parte del Governo a un mese e più dall’accordo, mette veramente a rischio la corresponsione degli arretrati entro dicembre come avevano cercato di ottenere i sindacati.
Oltre al via libera del Governo, manca infatti, a seguire, anche la registrazione della Corte dei Conti che deve verificare la compatibilità della spesa rispetto ai parametri contenuti nelle linee di indirizzo governative.
Teoricamente ci vorranno altri 15 giorni per l’approvazione della Corte, dopo di che scatterebbe il silenzio-assenso e l’accordo potrebbe essere sottoscritto definitivamente in modo da diventare contratto a tutti gli effetti e immediatamente applicabile.
Se si dovesse ottenere il via complessivo nelle prossime settimane, ci si troverebbe già a novembre inoltrato e potrebbe non esserci più il tempo tecnico per corrispondere gli arretrati entro la fine dell’anno. La corsa contro il tempo è decisiva per gli arretrati.
Il numero di novembre di Tuttoscuola dedica un ampio servizio al contratto, riportando due ipotesi di arretrati: una calcolata a tutto dicembre 2005 e un’altra (che molti sperano ancora ovviamente solo virtuale) a tutto marzo 2006.
Sempre senza esito conclusivo intanto la trattativa per il rinnovo del contratto dei dirigenti scolastici.