Contratto scuola, Fedeli: ‘Apriremo negoziato quanto prima’. Sinopoli (Flc Cgil): ‘Superare chiamata diretta’

Per il rinnovo del contratto della scuola “si parte dalle priorità contenute nell’intesa del 30 novembre 2016” sull’impiego pubblico, sottoscritta dalle sigle sindacali. “Dopo aver completato la nostra verifica – stiamo facendo un confronto con le organizzazioni di rappresentanza – il Miur farà un atto di indirizzo semplificato all’Aran per aprire il prima possibile il tavolo negoziale“. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, durante un faccia a faccia con il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, sul tema della retribuzione dei docenti.

Fedeli ha sottolineato che lo Stato è disposto a investire nella scuolatanti soldi quanti anche la Cgil ha sottoscritto il 30 novembre scorso“. “Considero l’accordo del 30 novembre importante, perché ha già stabilito qual è la cifra media – poi si discute nel merito – per questo rinnovo contrattuale. Poi ci sono dei temi rimasti aperti, ad esempio come pesano gli 80 euro“.

In generale, secondo la ministra, “se si vuole dare rilancio agli investimenti per la scuola e per la formazione l’aggancio è l’investimento sulla qualità delle retribuzioni” dei docenti,una delle professionalità più importanti del paese“. L’aumento di “85 euro deve essere confermato in legge stabilità – ha auspicato Sinopoli – siamo convinti che il governo lo farà, ma non può escludere gli 80 euro“. Secondo Sinopoli tra le materie di contrattazione devono rientrare anche “bonus, card del docente, formazione, orario di lavoro, su cui si deve fare un’operazione verità“. “Chiederemo anche il superamento della chiamata diretta“.

Proprio per quanto riguarda la chiamata diretta, secondo la Ministra “è stato fatto un lavoro egregio, importante e condiviso, è già un modello”. Fedeli ha anche parlato di valutazione (“sottrarsi alla valutazione non c’entra con i processi di autonomia e trasparenza, al centro della scuola ci sono gli studenti“) e di formazione dei docenti (“se non ci fosse formazione continua, sarebbe sbagliato“) e ai rumori di sottofondo della platea di docenti Fedeli ha replicato sottolineando che ci può essere una diversità di opinioni.

La Cgil vuole rinnovare il contratto non solo per gli 85 euro – ha concluso Franco Martini della segreteria confederale della Cgilvogliamo sanare un vulnus di partecipazione. Non si può cambiare senza o contro gli operatori della scuola. Vogliamo cominciare la discussione al tavolo il prima possibile“.