Contratto mobilità: non decolla l’accordo sulla chiamata diretta

Mentre l’ipotesi di accordo sulla mobilità 2017-18 è al vaglio del Ministero dell’Economia e Finanze, e della Funzione Pubblica, in vista della emanazione dell’ordinanza annuale, al Miur sono continuati, senza successo, i confronti sulla chiamata diretta dagli ambiti alle scuole.

Ieri, ennesima fumata nera, come risulta dai comunicati sindacati.

Lo Snals ha pubblicato sul proprio sito il seguente comunicato, in vista del prossimo incontro fissato per il 7 marzo.

Conclusione dell’accordo ancora in salita. Nel tardo pomeriggio di ieri, 28 febbraio, è proseguita al MIUR la riunione, appositamente convocata quale confronto per definire la proposta di accordo sulle procedure per l’individuazione per competenze, cioè il passaggio dei docenti titolari di ambito alle scuole. L’Amministrazione, in risposta alla proposta presentata unitariamente da SNALS-CONFSAL, FLC CGIL, CISL SCUOLA e UIL SCUOLA nel precedente incontro, ha presentato una nuova proposta che, ad avviso dello Snals-Confsal, ha un unico aspetto positivo rispetto alle precedenti illustrate dall’Amministrazione alle OO.SS.: la drastica riduzione numerica dei requisiti inseriti nel quadro nazionale da correlare alle competenze professionali richieste“.

Tali titoli ed esperienze professionali, contenuti nell’allegato A dell’ultima proposta – continua il comunicato – sono, infatti, complessivamente 19 e, soprattutto, sono stati eliminati, come richiesto dalle OO.SS., quelli relativi agli incarichi organizzativi nelle scuole; la delegazione Snals-Confsal ha dato atto all’Amministrazione che ciò rappresenta un passo in avanti nella trattativa. Tuttavia la trattativa rimane, a nostro avviso, ancora del tutto “in salita”, in quanto al collegio dei docenti è riconosciuta, nella procedura di individuazione dei titoli e delle esperienze richiesti, in coerenza con il piano dell’offerta formativa e con il piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, un ruolo del tutto residuale, in quanto i requisiti sono individuati dal dirigente scolastico nell’ambito dell’elenco nazionale, sentito il parere del collegio dei docenti anche attraverso le sue articolazioni e non sono, come richiesto unitariamente dallo Snals-Confsal e dagli altri sindacati, oggetto di delibera del collegio dei docenti”.

Inoltre – si legge in conclusione – tra le ulteriori criticità lo Snals-Confsal ha espresso dissenso sul fatto che nella proposta ministeriale tali requisiti devono essere almeno 6, con eventuale graduazione in ordine di priorità degli stessi. Mancano, inoltre, sempre ad avviso dello Snals, non solo elementi sufficienti per garantire la centralità del collegio dei docenti ma anche l’oggettività e la trasparenza dell’intera procedura.Ci auguriamo che l’Amministrazione possa invertire rotta venendo incontro alle legittime, fondate richieste delle OO.SS., evitando di trascinare, ancora a lungo, una trattativa che, in alcuni momenti, somiglia molto ad un “dialogo tra sordi”.

La trattativa secondo Uil Scuola procede “passo di gambero”: “Per i passaggio da ambito a scuola, infatti, dall’elenco dei requisiti necessari per il passaggio sono stati eliminati quelli relativi agli incarichi organizzativi nelle scuole. E questo, secondo la Uil scuola, è un passo in avanti. Riguardo, invece, al ruolo del  collegio docenti, che dovrebbe deliberare sull’individuazione dei requisiti, e alla mancanza di procedure oggettive, proprio non ci siamo. Secondo la Uil Scuola le condizioni per sottoscrivere l’accordo non ci sono“.