Consolidare gli apprendimenti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’ironica email di Maurizio Parodi sul tema del ‘consolidamento degli apprendimenti’.

Invitiamo altri lettori interessati a intervenire sul tema, o a offrire nuovi spunti di dibattito, a scriverci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Consolidare gli apprendimenti

“Consolidare” è un vocabolo ricorrente, nel gergo magistrale: lo usano tutti i docenti che danno compiti… ma non ne danno troppi (“per carità!”) – mai incontrato un insegnante che dichiarasse di dare troppi compiti…

Consolidare cosa? Come? Quali apprendimenti? Avvenuti dove? Quando?

Compito a casa per i docenti: definire il termine: “consolidare” (magari coniugando tutti i modi e i tempi del verbo: giusto per capire quanto sia penosa e idiota la pratica dello studio domestico) e spiegare che non significa (“per carità!”), memorizzare contenuti insignificanti e inutili, dei quali si dovrà dimostrare la conoscenza (giusto il tempo di superare il controllo) e che saranno dimenticati subitaneamente.

Svolgimento (a cura di Maya Azzarà).

In architettura il “consolidamento” di un edificio avviene quando la struttura (generalmente datata) è staticamente insicura e malsana, per cui si interviene su tutto l’insieme per recuperare l’esistente. Un edificio nuovo non si consolida, viene realizzato dal principio con accuratezza e tecniche solide”. Un bambino che va a scuola si sta costruendo giorno per giorno, non ha bisogno di “consolidamento”, e se veramente ne avesse bisogno significherebbe che qualcuno ha lavorato male e risulta perciò necessario far puntellare a terzi il proprio operato.”

Riporto il primo punto della petizione: “Basta compiti!”.

Le nozioni ingurgitate attraverso lo studio domestico per essere rigettate, a comando (interrogazioni, verifiche…), hanno durata brevissima; non “insegnano”, non lasciano il “segno”: dopo pochi mesi restano solo labili tracce della faticosa applicazione” …rovinose macerie culturali.

Lo ripropongo così, tanto per “consolidare”.

Maurizio Parodi