Concorso Irc, rischio ritardo dopo il parere del Cnpi

Sulla bozza di bando del concorso per docenti di religione cattolica il CNPI esprime parere favorevole (a maggioranza), ma pone alcune condizioni che, pur non vincolando il Miur, potrebbero essere accolte con conseguente ritardo di avvio delle procedure concorsuali.
La questione maggiormente critica posta dal Consiglio nazionale riguarda il programma di esame per il quale, mentre ritiene “legittima l’inclusione nello stesso della legge 53/2003, chiede la cancellazione di ogni riferimento ai provvedimenti attuativi della stessa che, allo stato attuale, non hanno ancora alcuna valenza giuridica”.
Il CNPI ritiene invece “necessaria una evidenziazione ed esplicitazione del riferimento al dPR 275/99 in considerazione del fatto che l’autonomia delle istituzioni scolastiche è l’elemento fondante dell’attuale sistema”.
Cambio di programma, dunque, ma anche altro nel parere espresso.
Il CNPI avanza dubbi di legittimità sulla possibilità che possano essere ammessi candidati non in possesso del titolo di accesso previsto, e, pertanto, chiede al ministero un approfondimento del problema avvalendosi eventualmente del parere consultivo del Consiglio di Stato.
Vi sono poi nel parere del CNPI altri suggerimenti relativi ai punteggi da attribuire, ma le due questioni sopra richiamate (esclusione delle norme attuative di riforma dal programma d’esame e requisito di accesso dei candidati) bastano da sole a far pensare che la pubblicazione del bando, data ormai per imminente (si parla del 20 gennaio), rischia di slittare, vanificando l’obiettivo del Miur di espletare le operazioni concorsuali entro il corrente anno scolastico.