Concorso DS: melina riuscita e scuole in difficoltà

Concorso DS/1

Ad un mese esatto da Natale è finalmente uscito il bando del concorso DS, annunciato come già pronto per metà luglio, cioè quattro mesi e mezzo fa.

Tutto con il contagocce, in un adelante Pedro insopportabile che ha visto prima rallentare l’uscita del Regolamento a metà settembre, poi con tutta calma il bando pubblicato solo venerdì 24 novembre. Tutte le tematiche di interesse sulle regole e sulla preparazione al concorso verranno trattate nel webinar gratuito di Tuttoscuola di martedì 28 novembre alle ore 18,30. Per l’iscrizione gratuita clicca qui

Durante questa attesa infinita, mentre aumentava la preoccupazione per un ritardo che prospettava sempre più un altro anno di reggenze, poi diventata certezza, abbiamo cercato di capire le cause di quanto stava succedendo, avanzando ipotesi di ogni tipo.

La prima ipotesi riguardava il Ministero dell’economia (Mef) che avrebbe tratto un vantaggio di cassa per un concorso che andando per le lunghe avrebbe spostato di almeno un anno l’onere per le nuove assunzioni.

In un’altra ipotesi abbiamo avanzato il dubbio di una procedura burocratica che, in sede di registrazione del bando alla Corte dei Conti, se la stava prendendo comoda.

Ultima ipotesi era stata quella di un ritorno straordinario alle vecchie regole concorsuali in prima applicazione del regolamento, con accantonamento della fase di formazione e tirocinio per ridurre drasticamente i tempi e nominare i vincitori a settembre 2018.

Poi è arrivato il bando e abbiamo visto, com’era logico, che vi era stato il rispetto assoluto del regolamento, senza stravolgimenti di sorta. Anzi, visto che sostanzialmente il bando è quasi fotocopia del regolamento, è stato difficile trovare al suo interno una benché minima causa del ritardo.

Allora ci siamo soffermati sul preambolo, quella parte introduttiva dei decreti infarcita di ‘visto’, ‘considerato’ ecc. e abbiamo scoperto che soltanto in data 13 novembre 2017 (!) il Mef, con nota n. 203483 della Ragioneria generale dello Stato, segnalava di «non avere ulteriori osservazioni da formulare sulla quantificazione degli oneri per lo svolgimento della procedura concorsuale e sulla correlata sostenibilità degli stessi».

Appena ricevuta la nota del Mef, il Miur inviava il decreto n. 908 del 15 novembre 2017 alla Corte dei conti che in data 20 novembre 2017, reg.ne prev. n. 2253, prontamente autorizzava l’avvio delle procedure di reclutamento di dirigenti scolastici.

Non sappiamo se quel ritardo dell’ok alla spesa sia stato frutto intenzionale di ‘melina’, che in gergo calcistico serve a identificare il ritardo calcolato per conseguire il risultato finale voluto. Sappiamo con certezza che l’anno scolastico prossimo, anziché essere l’anno atteso della stabilizzazione delle istituzioni scolastiche, sarà invece, ancora una volta, un altro anno di calvario per le reggenze infinite.