Concorso DS: aumento di altri 500 posti circa per i vincitori

Concorso DS/2

Per i candidati del concorso DS, attualmente in attesa degli esiti della prova scritta, c’è un’altra bella notizia, oltre alla conferma della cancellazione del corso di formazione, con conclusione dell’intera procedura con la prova orale e nomina dei vincitori al prossimo settembre.

I posti effettivamente disponibili per i vincitori saranno quasi 500 in più, rispetto ai 2.425 previsti dal bando. Più esattamente i posti saranno infatti 2.900, anziché i 2.425. Come mai?

La risposta è venuta dalla relazione tecnica di accompagnamento al decreto legge 135/2018 che, oltre a quantificare in 8,26 milioni il risparmio per la non attivazione dei semi-esoneri per il corso di formazione, precisa inoltre che la norma di semplificazione “comporta anche l’incremento dei soggetti dichiarati vincitori. Infatti, l’art. 29 del decreto legislativo n. 165 del 2001 dispone l’ammissione, al corso di formazione dirigenziale, di un numero di candidati pari ai posti messi a concorso, più il 20% di candidati. Si tratta di candidati che, a seguito della norma proposta, divengono vincitori.

L’art. 29 del d.lgs. 165/2001 è stato recepito dall’art. 4, comma 5 del Regolamento del concorso e tradotto dal bando in 2.900 posti.

Per capire meglio il meccanismo di questo “cadeau” inaspettato, occorre considerare che la fase del concorso, prima della fase formativa del corso (ora abrogata), si concludeva (e tuttora si concluderà) con la graduatoria, successiva alla prova orale e alla valutazione dei titoli, comprensiva di 2900 candidati (il numero dei posti a concorso maggiorato del 20%) da ammettere alla fase formativa.

Quella graduatoria di 2900 candidati da ammettere alla fase formativa diventerà, invece, la graduatoria di merito dei vincitori.

Una buona notizia non solo per i candidati, ma anche per i dirigenti scolastici in servizio – molti dei quali chiamati a massacranti “reggenze” di più scuole, e per il sistema scuola in generale, che ha bisogno che ogni dirigente scolastico possa occuparsi a tempo pieno del proprio istituto.