Concorso docenti scuola primaria: bocciati 7 candidati su 10

Quando ad agosto scorso Tuttoscuola ha anticipato i dati sul numero di bocciati al concorsone per docenti, che in totale a quella data arrivavano al 55% dei candidati, avevamo segnalato che la selezione sarebbe risultata ancora più severa, perché per i posti di infanzia e primaria – che erano molto indietro negli scrutini – si registrava una percentuale di non ammessi ancora più elevata.

La previsione era (purtroppo) corretta. Tuttoscuola è ora in grado di fornire la situazione ad oggi (per quattro regioni non sono ancora disponibili i dati) del concorso per posti comuni nella scuola primaria.

Il 71% dei candidati che hanno sostenuto le prove scritte non sono stati ammessi all’orale. Su 37.838 candidati che hanno affrontato la prova scritta e per i quali si è completata la correzione, solo 11.102 (il 29,2%) sono stati ammessi all’orale. Vediamo i dati per Regione.

In Veneto i candidati per posti comuni nella primaria erano inizialmente 4.433; solo 3.410 si sono presentati allo scritto e di questi hanno concluso positivamente tutte le prove in 1.604 (47%). Il 53% dei candidati è stato fermato agli scritti cosicché alla fine, per ragioni diverse (non presenti alle prove, bocciati agli scritti bocciati agli orali) sono rimasti esclusi in 2.829 (il 63,8% di chi aveva presentato domanda).

Nelle altre quattro regioni che hanno già concluso le prove la selezione è stata ancora più dura (Abruzzo 83% di candidati esclusi agli scritti, Liguria 69%, Lombardia 75% e Molise 63%).

Nelle nove regioni dove sono attualmente in corso le prove orali la selezione dopo gli scritti è risultata altrettanto pesante (Basilicata 75%, Calabria 69%, Campania 70%, Friuli V.G. 55%, Lazio 79%, Marche 91%, Piemonte 49%, Puglia 76% e Umbria 78%). Senza considerare che la selezione potrebbe aumentare agli orali in corso.

Complessivamente nelle 14 regioni esaminate – in attesa di conoscere gli esiti degli scritti in Emilia Romagna, Sardegna, Sicilia e Toscana – risultano già esclusi 26.736 candidati (71%) dei 37.838 che vi avevano presentato domanda di partecipazione al concorso.

Molti di quei candidati bocciati si trovano attualmente a svolgere attività di supplenti in scuole primarie.

Posti scoperti anche tra i maestri delle elementari

E’ nota la carenza di insegnanti per alcune discipline della scuola secondaria superiore, così come di docenti di sostegno in alcune aree del paese.

La sorpresa degli esiti di questo concorsone è che si manifesta ora un gap anche di maestri della scuola primaria. In questo caso non per mancanza di candidati in assoluto, ma per insufficienza di candidati ritenuti all’altezza del compito dalle commissioni giudicatrici.

La selezione alla fine determinerà per i posti comuni nella scuola primaria un numero di posti vacanti pari circa al 20% (1 su 5) con il primato della Lombardia, dove resterà senza vincitori il 51% dei posti.

Una percentuale di posti vacanti più contenuta rispetto a quella generale che sta emergendo per l’intero concorsone (pari al 35%), perché il numero di candidati nella scuola primaria rispetto ai posti disponibili è stato molto più elevato in confronto a quello degli altri gradi di scuola.

Quali le cause dell’“ecatombe” di candidati? Alcuni commissari d’esame – che hanno voluto rimanere anonimi, come il caso riportato la scorsa settimana dal “Corriere del Veneto” – hanno parlato di gravi incompetenze linguistiche di base. Ma al contempo molti candidati hanno messo sotto accusa le caratteristiche delle prove, lamentando quesiti di elevata difficoltà, soprattutto per i quesiti di lingua, numero eccessivo di quesiti (sei a risposta aperta e due di lingua a risposta chiusa) e tempo troppo ridotto (150 minuti) per lo svolgimento delle prove (meno di 20 minuti per quesito).

 Considerata la ricaduta negativa sulla efficacia del concorso, riteniamo opportuno da parte del Ministero un accertamento rigoroso, affidato agli ispettori (oggi dirigenti tecnici), per individuare le cause effettive della selezione per farne tesoro in vista dei prossimi concorsi, a cominciare dal chiedere ai presidenti di commissione di stendere una puntuale relazione in merito. 

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Concorso scuola primaria, preparati con Tuttoscuola e LUMSA

Se ti stai preparando alla prova orale del concorso infanzia e primaria c’è una buona notizia per te: Tuttoscuola e LUMSA hanno organizzato il corso di cui hai bisogno: Fare lezione nella scuola che cambia, verso la prova orale.  Il corso è rivolto a tutti i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Le lezioni mirano a sviluppare competenze relative alla gestione e organizzazione della didattica.  L’obiettivo è preparare a svolgere la lezione simulata nel migliore dei modi.  

Le lezioni sono registrate e fruibili on line, potrai quindi accedere quando e quante volte vuoi. Il corso è diretto dal Prof. Italo Fiorin, Coordinatore del Comitato scientifico del Miur per le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo.  I webinar sono pensati in particolare per chi ha superato lo scritto della prova per la scuola dell’infanzia e della primaria e vuole prepararsi alla prova orale. Ma le tematiche saranno di grande interesse per tutti.

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