Comprendere il mondo che abitiamo, per costruire il mondo che abiteremo

E’ stato recentemente pubblicato il volume Didattica della geografia, della UTET. Si tratta di una nuova aggiornatissima edizione di un testo prezioso e fortunato, che di riedizioni ne ha conosciute tante, da quando la casa editrice di Novara chiese al prof. Gino De Vecchis di realizzare un manuale di teorie e tecniche della didattica della geografia. Da allora si sono succedute  numerose edizioni (1997, 2004, 2011, 2016) dedicate a presentare in maniera rigorosa e chiara i Fondamenti delle didattica della Geografia, operazione coraggiosa e innovativa, ove si pensi come, specie nel mondo accademico e nella realtà dell’insegnamento della scuola superiore, la didattica era una scienza poco conosciuta e molto disconosciuta.

Edizioni che hanno contribuito a rompere il soffitto di cristallo di una arretratezza accademica ammantata di pretenziosità. Tra l’altro, proprio la Geografia è stata, anche in anni non lontani, inspiegabilmente considerata una Cenerentola, tanto che ha subito tagli nei quadri orari della scuola superiore, che veramente appaiono anacronistici vista la modernità di questo sapere indispensabile a capire la realtà nella quale viviamo, nella sua complessità e problematicità.  E’ interessante anche notare come le riedizioni in realtà si possono considerare piuttosto nuove edizioni, specialmente quest’ultimo volume, perché la geografia è una scienza viva, continuamente impegnata nella comprensione dei problemi che riguardano l’uomo abitante questo pianeta, e che assumono caratteristiche e dimensioni sempre nuove. Una scienza che è ben lontana dalla caricatura, che purtroppo ancora sopravvive, che la vede come un sapere banalmente nozionistico.

Come si evince dal titolo, il volume non è focalizzato sulla geografia come scienza, ma sulla didattica della geografia, cioè sulle modalità più corrette ed efficaci di proporre il suo apprendimento. L’attuale libro, pur in continuità con le edizioni passate, si presenta dal punto di vista didattico come un’opera veramente originale nell’ amalgama felice di sapere teorico e – nella sua utilizzazione didattica- pratico, aggiornatissimo nei contenuti culturali  e fortemente innovativo, che tocca ambiti mai prima trattati (dal CLIL, alla didattica digitale, alle pratiche laboratoriali, specie alle geotecnologie …).  Così costruito, si rivolge ad una molteplicità di destinatari, che vanno dagli studenti universitari, ai candidati ai concorsi, ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, per i quali può rivelarsi un sussidio prezioso. Il volume, perfettamente collocato dentro la cornice istituzionale (Indicazioni nazionali, Raccomandazioni europee, Agenda 2030 dell’ONU…) sa guardare più lontano dell’oggi, ispirando una scuola dell’apprendimento che si serva dei saperi disciplinari come strumenti culturali chiave per capire la realtà e assumere comportamenti competenti e responsabili di cura della nostra casa comune : <<la geografia è una storia del presente, che analizza e ‘sfida’ le situazioni dell’oggi,  ma sempre inquadrandole in una dimensione futura>>. 

Questo essere immersa nella realtà, che scandaglia con l’occhio penetrante che non si limita a constatare, ma che interroga i fenomeni e che, per farlo, utilizza metodologie di ricerca sempre più aggiornate, fa della Geografia un sapere non solo affascinante, ma capace di aiutarci a capire la nostra attuale condizione umana e a diventare consapevoli delle nostre responsabilità sociali e ambientali, fornendo un prezioso contributo all’educazione civica.

 

  1. De Vecchis, D. Pasquinelli d’Allegra, C. Pesaresi, Didattica della geografia, UTET, Novara, 2020.