Come cambia la mappa del potere a viale Trastevere

In pochi mesi il ministro Fioroni ha rifatto la squadra del vertice amministrativo alla Minerva.
Più della metà dei dodici direttori generali in servizio un anno fa non c’è più. Pasquale Capo, già capo dipartimento, ha lasciato l’incarico attivo per raggiunti limiti di età ma continua con un incarico di collaborazione a frequentare assiduamente il Palazzo; altri non sono stati confermati nell’incarico dal precedente governo (Aurea Micali) o hanno accettato altri incarichi (come Mariolina Moioli, divenuta assessore comunale a Milano nella Giunta Moratti); altri si sono dimessi, anticipando gli effetti della norma prevista nel decreto fiscale che ha previsto un parziale spoils system per tutti gli incarichi di funzione dirigenziali conferiti a personale non appartenente ai ruoli dei dirigenti dell’amministrazione dello stato (è il caso di Giorgio Donna e di Alessandro Musumeci). Altri infine, per effetto della contrazione dei posti di funzione dirigenziale presso l’amministrazione centrale, sono stati chiamati ad assumere la responsabilità di Uffici scolastici regionali (Bruno Pagnani, Luigi Catalano, Nicola Rossi, Francesco De Sanctis). I restanti cinque sono stati confermati nell’Ufficio oppure hanno cambiato direzione generale.
Sono arrivati a viale Trastevere quattro nuovi direttori generali: Emanuele Barbieri, Fiorella Farinelli, Mario Dutto, Giuseppe Fiori.
Cinque conferme e quattro nuovi ingressi: c’è ancora una direzione generale da coprire, quella per lo Studente, l’integrazione e la partecipazione, momentaneamente retta dal direttore generale Mario Dutto, titolare della Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici.