Cisl-scuola: impegno per la dirigenza scolastica e valorizzazione della sua rappresentanza sindacale

Linee d'azione definite dall'Assemblea Nazionale dei coordinatori dell'Area V

“È a partire da un’idea di scuola che si definisce la figura del dirigente, questo Governo insiste nel fare il percorso contrario e non ne guadagnano né la scuola, né i dirigenti”.

Così Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola, nell’aprire i lavori dell’Assemblea Nazionale dei Coordinatori Area V – Dirigenza Scolastica della Cisl Scuola, tenutasi ieri al World Hotel Ripa di Roma.

Là dove serve la capacità di mettere insieme intelligenze e responsabilità – ha osservato – si introducono elementi di divisione e di tensione che rendono ancor più gravoso il vostro lavoro. Non è in questo modo che si rafforza l’autorevolezza del dirigente.

E intanto, mentre si moltiplicano le molestie burocratiche, si decurtano retribuzioni che già sono le più basse nella pubblica amministrazione”.

Al centro della riflessione le sfide con cui si misura oggi il dirigente scolastico, in presenza di rilevanti innovazioni normative che ne investono il profilo ed esigono fra l’altro una rivisitazione delle modalità di rappresentanza sindacale, tenuto conto a questo riguardo anche del nuovo assetto dei comparti contrattuali pubblici.

In questo senso l’incontro si pone come punto di avvio di valutazioni che traguardano sia la definizione delle linee su cui affrontare il negoziato per un rinnovo contrattuale di cui si rivendica l’urgenza, sia l’appuntamento congressuale del 2017, nel quale la Cisl Scuola si prepara a ribadire, declinandolo con i necessari aggiornamenti, il proprio impegno a confermare una forte rappresentanza di tutte le componenti operanti nella comunità scolastica e fra queste della dirigenza scolastica, di cui si registra nel frattempo una significativa crescita della presenza associativa.