Cisco: una collaborazione forte con il mondo della scuola per crescere i “digitaliani” di domani

Il 19 gennaio scorso Cisco ha presentato Digitaliani, un piano di investimenti nel nostro paese che mette a disposizione 100 milioni di dollari nell’arco di tre anni, con l’obiettivo di accelerare la digitalizzazione in Italia. Tra tutte le aree di intervento individuate, l’educazione ha un ruolo di primo piano: attraverso la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – suggellata dalla firma di un protocollo di intesa avvenuta all’inizio di giugno – si moltiplicano gli sforzi per offrire agli studenti la possibilità di acquisire le competenze digitali necessarie per essere cittadini in un mondo sempre più interconnesso, per affacciarsi sul mondo del lavoro e per cogliere i benefici delle tecnologie per la crescita personale e l’innovazione. In parallelo, si sviluppano analoghe attività formative nei confronti di docenti e personale scolastico, per sostenere la diffusione del digitale nella scuola.

Tutto questo avviene con il rafforzamento del programma Cisco Networking Academy, presente dal 1999 nel nostro paese; il programma, parte delle azioni di responsabilità sociale d’impresa di Cisco, mette a disposizione di scuole, università, centri di formazione professionale, realtà del settore pubblico e del non profit contenuti, tecnologie didattiche e formazione ai formatori. In questo modo Cisco supporta l’accesso a percorsi per acquisire competenze di base, competenze specialistiche e certificate ed anche “soft skills” legate all’imprenditorialità e all’innovazione.

Luca Lepore è da molti anni responsabile in Italia del Programma Cisco Networking Academy e coordina tutte le attività legate al mondo education che fanno parte del piano di investimento Digitaliani. Gli abbiamo posto alcune domande per capire motivazioni, opportunità e novità che interesseranno le scuole italiane, nel quadro del piano Digitaliani, con il nuovo anno scolastico alle porte.

Quali sono gli obiettivi del piano Digitaliani per quanto riguarda la scuola?

Intendiamo raggiungere nell’arco dei tre anni 100.000 nuovi studenti e proporre opportunità formative a 5.000 fra insegnanti e altro personale, offrendo inoltre la massima disponibilità a studiare insieme al Ministero anche altre iniziative. Sono numeri importanti, che vogliono di fatto superare in tre anni quanto siamo riusciti a fare dal 1999 al 2015 – periodo in cui i corsi sono stati frequentati nel nostro paese da 92.000 persone. Partiamo dalle nostre 268 Academy, di cui oltre 200 sono già attive presso scuole superiori, per fare in modo che tecnologia ed educazione – i due più grandi “equalizzatori sociali” oggi a nostra disposizione – creino opportunità per i nostri giovani e siano la base di un rinnovato sviluppo economico e sociale. La collaborazione con il Ministero è fondamentale per agire nel modo più capillare e completo possibile, tanto più che i ragazzi sono pronti a cogliere queste proposte: nel periodo gennaio – giugno di quest’anno abbiamo registrato il 50% in più di iscritti alle Academy rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Perché la possibilità di affiancare alla formazione scolastica i percorsi offerti dalle Networking Academy è così importante oggi, tanto da farne un pilastro della digitalizzazione del paese?

Le rispondo in due parole: skill gap. La distanza fra le competenze richieste dal mondo del lavoro e quelle dei giovani che vi si affacciano è ancora troppo grande. Le aziende, la società hanno bisogno di persone che sappiano muoversi nel contesto digitale e interconnesso in cui viviamo, per creare crescita, impresa, innovazione; conoscenze specialistiche come quelle legate al networking, alla cybersecurity, alle tecnologie per l’industria digitale aprono le porte, ed è compito del sistema educativo dare agli studenti la possibilità di iniziare ad acquisirle. Noi con le Networking Academy abbiamo sviluppato un modello di successo, che crea occupazione e stimola i percorsi di studio e carriera nel settore ICT; il MIUR lo riconosce già da molti anni e oggi, con l’intesa che abbiamo firmato, abbiamo la possibilità di essere ancora più pervasivi grazie a nuovi corsi, nuove risorse e al parallelo impegno per l’evangelizzazione digitale della scuola nel suo insieme, attraverso le iniziative rivolte ai docenti e al personale.

Nel firmare il protocollo d’intesa con il MIUR avete annunciato la disponibilità di nuovi tipi di corsi Networking Academy per le scuole italiane. Cosa troveremo fra i banchi a settembre?

Stiamo lavorando per rendere disponibili in italiano i contenuti e le piattaforme di apprendimento di molti nuovi corsi: in particolare corsi base, percorsi introduttivi sulla cyber security, sull’industria digitale e sulla imprenditorialità digitale. Arriveranno nel corso dell’anno. A settembre iniziamo subito con “Get Connected – Connessi e sicuri”: un corso disponibile su scala mondiale, ora anche in Italiano, che fornisce le competenze digitali di base per avere la capacità di partecipare alla trasformazione digitale in atto. Sembra poco ma in realtà è molto in un Paese dove il 36% delle persone ancora non ha mai usato Internet; è un corso che si presta a introduzione per gli studenti, anche i più giovani, che sono nativi digitali ma non hanno necessariamente le conoscenze di partenza che servono per qualsiasi tipo di lavoro. Questo corso sarà anche la base dell’attività rivolta agli insegnanti e al personale scolastico.

 

Per informazioni:

www.netacad.it – email netacad@cisco.com – Pagina Facebook: netacaditalia