Chiacchierando di educazione allo sport con Collina

Se è vero che l’atleta ideale è quello orfano, come sostenevano alcuni allenatori della vecchia guardia, cosa diranno i genitori di un tecnico che inveisce dalla panchina contro una squadra di ragazzi?

Tutti noi concordiamo sullo sport come elemento fondamentale per una corretta crescita dei giovani, ma quale sport? quello dell’appassionato o quello del campione? Gli adulti che esempio danno? E il C.O.N.I., di recente investito del compito di prevenire la violenza dal decreto legislativo n.15/2004 (che modifica e integra il decreto n.242/1999 noto come “Decreto Melandri”), che ruolo potrà e vorrà giocare?

L’appuntamento è per il 5 aprile dalle ore 15 a Campi Bisenzio.
Nell’anno europeo dello sport un ente locale, un’associazione di genitori e il comitato provinciale del C.O.N.I. si interrogano ad alta voce e cercano risposte informali ma concrete, che possano essere punto di riferimento per chi si occupa di educazione.

La forma è volutamente lieve, una ‘chiacchierata interattiva’ con alcuni testimoni chiave: l’arbitro internazionale Pierluigi Collina, il direttore generale del Ministero dell’Istruzione con delega per i giovani Mariolina Moioli, il vicepresidente della Federazione Gioco Calcio Innocenzo Mazzini e Daniele Paletti, un genitore –e non poteva mancare- appassionato di sport. Modererà l’incontro un giornalista esperto ma non ‘sportivo’, il consigliere dell’Ordine dei Giornalisti Mauro Banchini.

Sono previsti brevi interventi di Fiorella Alunni, vicesindaco di Campi Bisenzio, Maurizio Salvi, presidente nazionale A.Ge., Paolo Ignesti, presidente comitato provinciale C.O.N.I. Firenze; Rita Di Goro, presidente A.Ge. Firenze e dello psicologo Fulvio Carbone.
Non per parlare della riforma Moratti, né del calcio in se stesso, bensì – prendendo spunto dalle vicende della disciplina più amata – per parlare in generale di educazione allo sport, di agonismo, aggressività e prevenzione della violenza, oltre che di doping.