Chi vuole ghigliottinare Carrozza?

Nei giorni scorsi è circolato in rete il testo di una lettera, indirizzata ai ministri Carrozza e Saccomanni, nella quale una sigla sindacale (Dirigentiscuola-Confedir), che si definisce “unica associazione di categoria rappresentante solo i dirigenti scolastici”, invita il ministro Carrozza a difendersi dalla “buttata” del collega Saccomani “che, unilateralmente, ha deciso di bloccare i CC.II.RR. (Contratti Integrativi Regionali, ndr) già sottoscritti e scaduti, con l’intento di scippare dalle tasche dei dirigenti scolastici circa 2.000 euro l’anno”, oppure a dimettersi.

 “Delle due l’una – si legge – o il ministro Carrozza, magari con l’aiuto del Presidente Letta, costringe Saccomani a ritirare il suo unilaterale, illegittimo e vergognoso provvedimento, peraltro mai reso pubblico, oppure difenda almeno la Sua dignità dimettendosi. La scuola non ha bisogno di un ministro fantoccio”.

Infine la non troppo velata minaccia: “Se non si inverte questa tendenza prima o poi ci vorrà la ghigliottina perché, e non solo i dirigenti scolastici, ma il Popolo è stanco; ma evidentemente il Potere, le Istituzioni non si rendono conto che il Popolo ‘ha fame Maestà!’. ‘Dategli le brioches’ risposte Maria Antonietta… e le conseguenze le conosciamo. Peraltro come può un dirigente inculcare principi continuamente calpestati e nei quali non crede più? Un educatore insegna ciò che è non ciò che sa!

Ciò che colpisce nella prosa del comunicato stampa è l’asprezza del linguaggio, che può trovare una spiegazione (non una giustificazione) solo nel progressivo deterioramento del clima nel quale si sviluppa da qualche tempo la dialettica tra le forze politiche e sociali, ben evidenziato dai recenti scambi di insulti e di esercizi muscolari verificatisi addirittura in Parlamento.