Tar del Lazio: due insegnanti precarie diventeranno presidi

Il Tar Lazio ha stabilito che anche i supplenti possono diventare presidi. Con la sentenza 5011/2014, il Tribunale amministrativo ha infatti accolto un ricorso e deciso che per partecipare al concorso per presidi può essere ritenuto valido anche il periodo di precariato perché equivalente a quello svolto dai colleghi di ruolo. A rendere nota la notizia, il sindacato Anief, che ha sostenuto il  ricorso di due insegnanti.

L’organizzazione sindacale spiega che le docenti beneficiarie della sentenza sono a tutt’oggi ancora precarie, e nel 2011 avevano presentato ricorso e superato tutte le prove preselettive e d’esame. Per effetto della decisione del tribunale amministrativo, si sono viste sciogliere la riserva d’accesso al concorso dovuta al difetto della soglia minima dei cinque anni di servizio di ruolo.

L’Anief spiega che il Tar, sul cui sito la sentenza non è ancora disponibile, avrebbe stabilito che il servizio prestato da precario o post-ruolo vada considerato allo stesso modo, con ciò applicando diverse pronunce della Corte di Giustizia europea.

Uno degli aspetti più interessanti della vicenda sarà vedere se l’amministrazione intenderà ricorrere al Consiglio di Stato, e, in caso di ulteriore soccombenza, come darà seguito all’eventuale conferma della decisione: avremo per la prima volta dei dirigenti scolastici precari, o la dirigenza prevederà anche un percorso di stabilizzazione lavorativa per le due docenti?