Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

È morta Emma Castelnuovo, la ricercatrice che aveva fatto scoprire e amare la matematica

Aveva compiuto cento anni a dicembre

Emma Castelnuovo, l’insigne matematica che ha innovato completamente il modo di insegnare la materia, in particolare la geometria euclidea, è morta a Roma all’età di cento anni.

Nel dicembre scorso, alla vigilia del compimento del secolo di vita, aveva ricevuto, presso il Ministero dell’Istruzione, il premio Nesi, istituito per la valorizzazione e il sostegno di persone, movimenti, esperienze che si siano distinti nel campo dell’emancipazione delle persone e delle comunità attraverso servizi ed attività socio-educativo-culturali.

Un mese fa, per festeggiarla, l’International Commission on Mathematical Instruction (Icmi) aveva deciso di istituire un nuovo premio, l’Emma Castelnuovo Award, come riconoscimento per eccezionali traguardi raggiunti nella pratica della didattica della matematica.

Nata a Roma il 12 dicembre 1913, Emma Castelnuovo, figlia di Guido Castelnuovo e nipote di Federigo Enriques, due matematici che agli inizi del Novecento si mossero ai massimi livelli della ricerca, e che  dedicarono tempo ed energie anche ai grandi temi dell’istruzione scolastica e universitaria, era una delle glorie italiane della nostra didattica della Matematica.

Si era laureata in matematica negli anni Trenta, cominciando a insegnare matematica nella scuola superiore per ebrei istituita a Roma durante il fascismo; aveva partecipato poi all’avventura dell’Università clandestina per ebrei voluta a Roma da suo padre negli anni delle leggi razziali.

Terminata la guerra e reintegrata nei ruoli della scuola, aveva insegnato fino al 1979 nella scuola media, da lei intesa come luogo integrale di formazione di futuri cittadini e cittadine, cui la matematica contribuisce grandemente.

La Castelnuovo aveva contribuito alla stesura dei programmi della scuola media unica del 1979, è stata presidente della “Commissione internazionale per il miglioramento dell’insegnamento della Matematica” ed era stata premiata, per la sua attività, dall’Accademia nazionale dei Lincei.

Con i suoi scritti di ricerca e divulgazione, e con i libri di testo per la scuola media, aveva portato avanti, imprimendo loro nuovi e importanti sviluppi, le tesi di Federigo Enriques sull’insegnamento dinamico, e aveva profondamente rinnovato l’insegnamento della matematica, della geometria in particolare, elaborando un metodo che permette a tutti di conoscerla ed amarla.

Emma Castelnuovo si era impegnata nella formazione e nell’aggiornamento degli insegnanti, come nell’avvio e nel coordinamento di attività di sperimentazione. Con la  collaborazione del Movimento di Cooperazione Educativa aveva consolidato corsi di aggiornamento per l’insegnamento della matematica per gli insegnanti di ogni ordine di scuola, denominati Officina matematica di Emma Castelnuovo, che si svolgono,  ancora  oggi,  ogni anno.

In “Officina meccanica” una delle sue principali opere sulla didattica della matematica, la Castelnuovo aveva raccolto nove sue lezioni tenute nella “Casa-laboratorio” di Cenci.

Rivoluzionando concezioni e pratiche tradizionali, la sua proposta didattica suggerisce un metodo sorprendente per la sua semplicità e avvincente per la sua efficacia.

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