Commissione UE condanna Italia per ‘abuso di precariato’

Dopo aver bacchettato l’Italia per la mancata applicazione delle normative sull’inclusione lavorativa e sui trasporti per le persone disabili, ieri la Commissione Europea ha recapitato a Roma un’altra nota di demerito: la condanna, come riferisce l’agenzia Red.Soc, è per l’abuso di precariato nella scuola e, quindi, la violazione della direttiva Ue (1997/70/CE), che prevede l’assunzione a titolo definitivo per tutti quei dipendenti della scuola che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio anche non continuativo.

Si avvicina l’assunzione per il 140mila docenti precari che ogni anno vengono assunti e licenziati al termine delle attività didattiche“, annuncia quindi Anief, accogliendo con soddisfazione le osservazioni della Commissione, che recepisce la denuncia presentata prima di tutti da questo sindacato nel 2010.

In particolare, la Commissione si chiede se “per garantire una certa flessibilità negli organici della scuola per far fronte, senza oneri eccessivi per lo Stato, a variazioni imprevedibili della popolazione scolastica, sia veramente necessario autorizzare l’amministrazione a ricorrere ad una successione di contratti a termine senza alcun limite quanto al numero dei rinnovi contrattuali e alla durata complessiva del rapporto. Ben si potrebbe – continua la Commissione – realizzare tale obiettivo anche prevedendo un numero massimo di rinnovi del contratto concluso con ciascuna unità di personale temporaneo o fissando un tetto massimo alla durata di detto contratto“.