Spesa per istruzione in calo: -1,2%

Nell’ultimo anno in Europa si è riscontrato un aumento generalizzato della spesa per l’istruzione di oltre l’1%. In Italia, invece, si è verificata una riduzione dell’1,2% rispetto al 2012. Il dato è stato pubblicato dall’agenzia ‘Eurydice’ attraverso un dossier sugli investimenti nell’istruzione da parte dei paesi europei.

L’Italia peraltro non è sola: il documento Eurydice segnala che “una diminuzione può essere registrata in paesi come Irlanda, Croazia, Cipro (-15,8%), Malta, Regno Unito – Inghilterra, Italia (-1,2%), Finlandia” e che “in generale, i tagli hanno riguardato soprattutto il numero di insegnanti e gli investimenti in infrastrutture e Ict (attrezzature e software )“.

L’Anief-Confedir mette sotto accusa le “manovre introdotte negli ultimi anni in regime di spending review” come il blocco del turn-over, la precarizzazione del rapporto di lavoro ed il rinnovato sistema di finanziamenti delle università, mentre “a dare la ‘mazzata’ finale al sistema scolastico, è stata la riforma di tutti i cicli introdotta durante l’ultimo Governo Berlusconi, con il ministro Gelmini a capo del Ministero di viale Trastevere: basta dire che ha introdotto la riduzione di un sesto dell’orario scolastico”.