Occupate le scuole dagli ex-LSU

Ultima ora: sciopero del 16 dicembre per l'intera giornata

Per l’intera giornata di ieri hanno manifestato davanti al Ministero dell’istruzione a Roma in un migliaio di persone per ottenere una soluzione ai loro problemi occupazionali, ma da oggi (in qualche caso già di alcuni giorni) stanno occupando alcune scuole, primarie in particolare.

Sono i lavoratori ex-LSU (adibiti a lavori socialmente utili) che svolgono attività prevalentemente in servizi di pulizia nelle scuole meridionali, organizzati da società private, vincitrici di appalti per servizi integrativi nelle scuole.

La drastica riduzione operata alle spese di appalto per i servizi pubblici ha indirettamente colpito anche loro, perché l’orario di lavoro si è dimezzato (si è dimezzato, quindi, anche il magro stipendio già inferiore ai mille euro).

Inoltre diverse agenzie di lavoro perdono gli appalti di pulizia e prospettano dal gennaio prossimo il licenziamento, senza che possa esserci per questi lavoratori ex-LSU una Cassa integrazione o qualche forma di indennità di disoccupazione.

Gli Lsu sono una forma anomala assistenziale ereditata da una concertazione politico-sindacale di vent’anni fa per fronteggiare in talune aree del Mezzogiorno situazioni di disoccupazione o inoccupazione, che faticosamente sopravvive senza sicure prospettive di stabilizzazione. Si stima che ne siano interessate circa 15mila persone, per lo più non giovani.

Ultima ora: l’USB, sindacati di base, ha proclamato per loro sciopero del 16 dicembre per l’intera giornata.