Ma il ‘concorsone’ è stato inutile? Secondo Flc Cgil e Anief sì

Che la maggior parte dei sindacati fosse contraria all’indizione del concorso ordinario 2012 per docenti è cosa nota. La priorità, a loro dire, è sempre stata quella di esaurire prima le graduatorie ad esaurimento, e solo dopo – per alcune classi di concorso tra qualche decennio – indire nuovi concorsi per quanti si sono laureati e abilitati negli ultimi anni.

A conforto di questa tesi, la Flc Cgil ha diffuso ieri un comunicato che parte proprio dai primi dati diffusi dal Miur relativi ai “vincitori” del concorso ordinario 2012 (cfr. la nostra notizia Tutti i dati del concorso a cattedre). Questi dati, secondo il sindacato di via Leopoldo Serra, permettono di ‘smontare’ le principali ragioni addotte dall’amministrazione a sostegno dell’indizione del concorso.

Non è stato un concorso per giovani (oltre il 50% ha più di 35 anni: come coloro che sono inclusi nelle graduatorie), né un concorso che ha premiato un merito diverso da quello dei docenti che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole (il 70% dei vincitori è già incluso in graduatoria ad esaurimento a dimostrazione che non si tratta di docenti privi di “merito”)” scrive la Flc Cgil.

Poche ore prima, l’Anief aveva diffuso un comunicato stampa con le stesse argomentazioni espresse dalla Flc Cgil, parlando, di “autogol” del Miur circa il raggiungimento degli obiettivi del concorso: “L’età media del corpo docente italiano rimane superiore ai 50 anni. E 2 assunzioni su 3 sono state effettuate su supplenti “storici””.

Il problema di queste posizioni è che non si può stare dalla parte della stabilizzazione del precariato e contemporaneamente dalla parte del ringiovanimento della classe docente: sarebbero stati davvero contente le decine di migliaia di precari iscritti alla Flc Cgil e all’Anief di avere un concorso aperto ai laureati dopo il 2002 (come peraltro Tuttoscuola ha sostenuto)?

E ancora: il peso dei titoli nella redazione delle graduatorie del concorso (20 punti, un numero simile a quello conseguibile dal candidato docente che ha superato tutte le prove, pari a 24 punti) era a tutto vantaggio dei candidati nelle graduatorie a esaurimento. In moltissime classi di concorso in cui gli idonei erano in numero molto superiore ai vincitori, questi sono stati scelti in definitiva sulla base dei titoli, e dunque era molto ma molto difficile che non si trattasse di personale precario. E in concorsi fatti su misura per gli appartenenti alle graduatorie a esaurimento, c’è piuttosto da stupirsi che un docente su tre sia riuscito ad vincere (secondo i dati provvisori forniti dal Ministero) nonostante non facesse parte di queste ultime.

Infine, occorre ricordare che, mentre candidati (appartenenti o non appartenenti al precariato) che hanno superato tutte le almeno tre prove concorsuali assai selettive possono non avere vinto il concorso ed essere rimasti con un pugno di mosche in mano perché non avranno nemmeno l’abilitazione (questo prevedeva il bando), c’è un 50% di aspiranti docenti (inseriti nelle Gae) che per questo anno e per gli anni futuri entreranno in ruolo senza aver mai vinto un concorso, in molti casi senza nemmeno essere risultati idonei in uno di quelli precedenti al 2012, e magari – se vi hanno partecipato – non avendo neanche superato le prove di quest’ultimo concorso.