Concorsi riservati per 250 mila precari?

Secondo l’Anief-Confedir sarebbero in arrivo concorsi riservati per i dipendenti pubblici precari che, secondo le indicazioni Ue, abbiano maturato almeno tre anni di contratti a termine negli ultimi dieci: circa 250.000.

Sarebbe questa, secondo il sindacato, la risposta che il Governo si appresta a fornire alle procedure d’infrazione attivate dalla Commissione UE nei confronti dell’Italia per la reiterata violazione delle direttive comunitarie.

Il testo della norma, già pronto da settimane, sarebbe incluso nel decreto legge che il ministro della Funzione Pubblica, Gianpiero D’Alia, ha intenzione di portare all’attenzione del prossimo Consiglio dei Ministri. Entrando nel dettaglio, riferisce la nota del sindacato, “viene data la possibilità alle amministrazioni pubbliche di bandire concorsi con riserva di posti (massimo il 50%) per chi, alla data di pubblicazione del bando, abbia maturato almeno tre anni di contratti a termine negli ultimi dieci anni. Vale la pena ricordare, a tal proposito, che con ordinanza n. 207/13, la Corte Costituzionale appena due settimane fa ha rinviato alla Corte di Giustizia europea la questione sulla compatibilità della normativa italiana con la direttiva comunitaria in tema di reiterazione dei contratti a termine e assenza di risarcimento del danno per docenti, amministrativi, tecnici ed ausiliari precari della scuola con almeno tre anni di supplenze alle spalle”.

Nel dl sarebbe prevista anche la stabilizzazione di 27 mila posti di sostegno, e inoltre la soluzione della questione dei 3.500 docenti inidonei o soprannumerari ITP, che sulla base della cosiddetta spending review, sarebbero dovuti transitare nei ruoli del personale amministrativo e tecnico sempre della scuola pubblica. Con lo stesso provvedimento sarebbe sanata anche la questione dei pensionandi (quota 96) bloccati dalla riforma Fornero.

Mancano tuttavia, al momento, conferme ufficiali o riscontri concreti a quanto anticipato dal sindacato autonomo.