A un anno il 39% dei laureati assunti è precario

E’ in crisi il percorso che è stato di tanti italiani medi nel dopoguerra: studiare, terminare l’Università e diventare un dipendente pubblico, magari nella scuola: solo l’11% dei laureati con laurea specialistica, oltre il triennio, ad un anno dal conseguimento del titolo di studio lavora nella pubblica amministrazione. A fronte dell’83,5% che opera nel privato, cui va aggiunto il restante 5,5% occupato nel non profit. Questi i dati aggiornati presentati da Almalaurea.

Vacilla anche l’altro mito del posto fisso: sempre ad un anno dalla laurea, sono più i precari dello Stato (il 39%) rispetto a quelli che operano nel privato (il 28%). Un dato, quello della lunga precarietà a cui sono condannati i nostri ”colletti bianchi”, su cui pesano molto le decine di migliaia di supplenti della scuola non immessi in ruolo malgrado la presenza di posti liberi e le raccomandazioni della Ue sulla stabilizzazione del personale che ha prestato servizio per oltre 36 mesi.

A cinque anni dal termine degli studi accademici poi il gap tra privato e pubblico diventa ancora maggiore: il lavoro stabile riguarda il 71% dei laureati occupati nel privato e appena il 34% dei colleghi del pubblico impiego. In entrambi i casi comunque gli stipendi sono modesti: in media attorno ai 1.200 euro lordi (con un +3% nel pubblico rispetto al privato).

Secondo Anief-Confedir, il rapporto Almalaurea sul futuro professionale dei nostri laureati rischia di rappresentare una forma di pubblicità negativa per tenere lontani dagli atenei gli studenti diplomati. E di peggiorare un quadro già assai negativo per il nostro Paese: fra i giovani italiani i laureati nella fascia 25-34 anni sono appena sopra il 20%, contro la media dei paesi Ocse superiore al 35% (il 38 nel Regno Unito, il 41 in Francia, il 42 negli Stati Uniti, addirittura il 55 in Giappone).

L’obiettivo strategico del 40% della popolazione di 30-34 anni laureata indicato dalla Commissione Europea per il 2020 appare per l’Italia praticamente irraggiungibile.