10 idee dell’Anief per il salvataggio della scuola

Proposte di emendamento per stabilizzare precari, abolire trattenuta Enam, salvare professionalità di inidonei e ITP, garantire indennità di reggenza a vicari, aprire finestra su pensioni, salvare assegnazione provvisoria a neo-assunti e ferie dei precari, istituire albo dei ricercatori universitari, sfoltire processi in corso. Sono le 10 proposte dell’Anief per “risparmiare milioni di euro senza distruggere il merito“. Il sindacato lancia anche un appello ai senatori della Repubblica perché le stesse proposte possano essere presentare, discusse ed approvate.

A costo zero – spiega il sindacato – la ricetta per stabilizzare i precari della scuola che dopo tre anni continuano a essere chiamati come supplenti. La carriera è, infatti, bloccata per i colleghi di ruolo, perché non assumerli? Si risparmierebbero 8 milioni di euro per ogni denuncia di infrazione rispetto alle migliaia in corso“. Ancora, “perché non obbligare gli ispettori o lo stesso personale della scuola a revisionare gratuitamente i conti, visto che già il Dsga deve preparare la relazione, il dirigente deve sostenere la contrattazione con le RSU, ed è sempre possibile sporgere denuncia alla magistratura contabile? Risparmi per altri 4 milioni di euro“. E ancora, “perché costringere i docenti inidonei all’insegnamento per motivi di salute a non valorizzare la propria professionalità nelle biblioteche o ancora perché non consentire agli insegnanti tecnico-pratici di frequentare i TFA e riconvertirsi in altra classe di concorso in base al titolo di studio?“.

Per non parlare, sottolinea il sindacato, dei risparmi dovuti alla riapertura dei concorsi per ricercatore, magari utilizzando personale specializzato da anni nella docenza e nella ricerca, senza coprire assegni milionari per associati o ordinari, come fanno in Europa. Ancora risparmi nati dalla volontà di non legiferare contro direttive comunitarie che assicurano la monetizzazione delle ferie non godute per malattie o altra ragione, e ancora risparmi per la liquidazione di enti i cui servizi non sono più dispensabili come quelli offerti dall’Enam. “E che dire – prosegue l’Anief – del caos presso le Corti del lavoro per ricorsi individuali che, sebbene riguardino procedure concorsuali, non sono più gestiti dal Tar Lazio in forma collettiva, con danni permanenti nelle tasche dei contribuenti?“.

Nello spirito della legge vanno le proposte emendative preparate dall’Anief anche per garantire la mobilità del personale neo-assunto che si potrebbe ritrovare dal prossimo anno cassa-integrato o per lasciare andare in pensione quelle migliaia di colleghi che avevano iniziato il 1° settembre 2011 il loro ultimo anno di servizio o ancora “per non mortificare la professionalità dell’unica figura intermedia – quadro – del vicario, introdotta nell’amministrazione scolastica. Certo – dice il sindacato – sono tutte proposte orientate ai risparmi di spesa, ma sembrano poter migliorare il servizio, invece di distruggere la motivazione, il merito, l’abnegazione dei lavoratori della scuola, dirigenti, docenti o ata, comunque, sempre professionisti al servizio del cittadino“.