Un robot correggerà gli errori ortografici?

 

Centomila dollari per un software in grado di correggere i temi degli studenti al posto dei professori.

Non si tratta di un romanzo di fantascienza, ma della proposta di una fondazione americana che ha lanciato un concorso per la predisposizione di un algoritmo in grado di riconoscere gli errori commessi dagli studenti nei compiti scritti.

Tutto è partito da una serie di ricerche che hanno evidenziato la presenza di forti carenze linguistiche e sintattiche negli studenti, non solo delle scuole elementari e medie, ma anche di quelli universitari.

Secondo i ricercatori la causa degli errori va fatta risalire alla riduzione dei compiti scritti che, soprattutto negli ultimi anni, sono stati trascurati dai docenti perché ritengono troppo gravosa la loro correzione.

Ed ecco l’idea: realizzare un robot che si sostituisca ai professori nella correzione dei temi.

Ma potrà un software, seppur bravo nello scovare gli errori di ortografia e sintassi, apprezzare il contenuto di un tema, lo stile di scrittura, la presenza di metafore, in breve l’anima di chi scrive?