Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

DSA, l’ultima volta delle diagnosi di privati

La legge 170/2010 sulla dislessia e sugli altri disturbi di apprendimento (DSA) sta trovando gradualmente attuazione, anche se per questo anno scolastico tutto rimarrà sostanzialmente come prima. L’apposito gruppo di lavoro che al Miur sta operando per predisporre le linee guida di attuazione per gli interventi nella scuola sembra stia per licenziare il documento finale da mettere in applicazione dal prossimo anno.

Andrà sicuramente al prossimo anno anche la disposizione che consente all’alunno con DSA, in taluni casi, di essere dispensato dall’insegnamento della lingua straniera. Non è ancora chiaro come tale previsione normativa possa essere applicata, visto che potrebbe comportare l’esonero di un alunno con DSA dalla prova scritta d’esame con conseguenze negative sulla validità dell’esame stesso. Si tratterebbe di un caso che non ha precedenti. È sperabile, quindi, che per l’anno prossimo il Miur (o lo stesso legislatore con interpretazione autentica) chiarisca il nodo.

Per quest’anno, dunque, tutto come prima, anche perché il Miur, con apposita nota diramata nei giorni scorsi, ha chiarito che sono valide le certificazioni di diagnosi di DSA prodotte prima dell’entrata in vigore della legge 170 nel novembre 2010 e rilasciate non dal servizio sanitario nazionale. E, nel caso di non adeguamento da parte di ciascuna regione, valgono anche le certificazioni prodotte successivamente. A condizione che, a nostro parere, siano state prodotte per tempo e non invece, come avvenuto negli scorsi anni, all’ultima ora per parare i rischi della valutazione finale o dell’esame.

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