Il Partito Democratico si schiera con i precari

Se l’apertura del presidente della VII Commissione Cultura, Valentina Aprea, ai precari può suscitare stupore, l’adesione di una folta delegazione del Partito Democratico alla manifestazione di ieri dei precari solleva forse minore sorpresa.

A solidarizzare con i precari sono stati infatti i ministri dell’Istruzione e delle Politiche giovanili del governo ombra, Maria Pia Garavaglia e Pina Picierno, e i deputati della commissione Cultura, Manuela Ghizzoni, Maria Coscia, Letizia De torre, Caterina Pes, Rosa De Pasquale e Dario Ginefra, che sul sito del loro Partito hanno rilasciato dichiarazioni molto dure nei confronti dell’esecutivo: “Per questo governo un ragazzo in meno a scuola è un problema in meno,perché allevia il bilancio dello stato, mentre per noi è uno sfregio al futuro”.

I deputati del PD ricordano che “I tagli alla scuola sono insopportabili, perché riportano il Paese indietro negli anni (…). La manovra economica che il governo si appresta ad approvare, con il voto contrario delle opposizioni, è una vera e propria mattanza per la scuola: si tagliano 87 mila docenti e 43 mila dipendenti amministrativi (Ata), si mette a repentaglio l’autonomia didattica e si introduce in modo del tutto surrettizio una riforma che fa un passo in dietro rispetto alle norme introdotte dal governo Prodi che, stabilendo l’innalzamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni, danno ai ragazzi e alle ragazze l’opportunità di acquisire livelli omogenei di competenze”.
“Il combinato disposto di tagli e modifiche legislative rende molto concreto il rischio che la nostra scuola peggiori qualitativamente e si caratterizzi per la presenza di un doppio binario formativo con percorsi didattici di serie ‘A’ e percorsi didattici di serie ‘B’ soprattutto nella formazione professionale”.
“Le proteste dei precari – conclude la delegazione del PD – contro i tagli agli organici previsti dal Governo, contro l’aumento degli alunni per classe e contro i tagli sul sostegno per gli studenti diversamente abili sono coerenti con le posizioni che il Pd ha assunto in Parlamento per contrastare la manovra economica di Tremonti, ed è per questo che abbiamo voluto portare la nostra adesione e avviare un percorso di ascolto con tutti i soggetti appartenenti al mondo della scuola”.