Buona Scuola, Emiliano: ‘Una riforma fatta in fretta, da riscrivere con i sindacati, le famiglie e gli studenti’

“Quando è stata fatta la riforma della Buona Scuola, nei famosi mille giorni, c’era l’idea che l’importante era fare tutto e in fretta, non contava il risultato, bastava fare una bella conferenza stampa in tv. Poi il fatto che un algoritmo abbia stravolto, dopo anni e anni, le vite delle persone questo non era importante”. Lo ha affermato Michele Emiliano, candidato segretario nazionale Pd, a margine della conferenza di organizzazione della Uil Scuola a Castellaneta Marina secondo quanto riporta l’AGI.

Perdere il rispetto nei confronti della scuola: un fatto gravissimo

“Avere perso il rispetto nei confronti del mondo della scuola, e averne perso il sostegno (e in questo caso parlo da esponente del Pd), è stato un fatto gravissimo, da irresponsabili – ha aggiunto Emiliano – moltissimi di noi si sono fatti valere grazie alla scuola pubblica e fa male pensare che questo mondo sia stato cosi’ bistrattato, per certi versi, anche ignorato”.

Riscrivere la Buona Scuola insieme ai sindacati

Secondo Emiliano “sono state operate scelte che hanno mancato di rispetto a persone e famiglie che avrebbero invece meritato ben altro trattamento. Mi auguro che con i cambiamenti, con le sconfitte politiche di chi ha avuto la responsabilità di governare negli ultimi mille giorni, la scuola possa tornare ad essere un luogo sul quale il centrosinistra e il partito democratico possano fondare la loro essenza. Senza la scuola pubblica, io non sarei qui a parlarvi – ha insistito Emiliano – non avrei le capacità, non avrei, forse, neanche avuto la formazione sufficiente per farlo. Ma, grazie a questo mondo, tutto può essere cambiato, una vita può essere cambiata. E dunque, chi ha in mano il destino dei nostri figli non può essere trattato come un rompiscatole che, per sua sventura, non ha mai avuto un contratto a tempo indeterminato e, per questa ragione, la sua vita deve essere stravolta da scelte adottate sopra la sua testa – ha concluso – mi auguro che questa riforma della Buona Scuola possa essere azzerata e riscritta con il sindacato, con le famiglie e con i rappresentanti degli studenti, per riunificare nuovamente l’Italia”.