Bullismo, Italia terza in Europa

Italia terza in Europa, dietro Gran Bretagna e Francia, nella classifica sul bullismo nelle scuole: lo rivela un dossier della rivista “Polizia Moderna” (il mensile della Polizia di Stato), pubblicato a fine 2003, il cui contenuto e’ stato riproposto a Bastia Umbra, dove si è aperta la mostra “Bulli e bulle – Né vittime nè prepotenti”.

Il fenomeno del bullismo nelle scuole italiane, secondo quanto sostengono ricercatori ed esperti, ha un rilievo preoccupante: già nel 1997 – e’ stato ricordato – la psicologa Ada Fonzi, nel suo libro “Il bullismo in Italia – Il fenomeno delle prepotenze a scuola dal Piemonte alla Sicilia”, sottolineava che “il 41 per cento dei bambini delle elementari ed il 26 per cento dei ragazzini delle medie italiane subiscono prepotenze”.

“Bulli e Bulle” era stata realizzata nel 1997 dall’associazione “Jeugd & Vrede” di Bruxelles, con il sostegno della Regione Lombardia. L’allestimento proposto da oggi in Umbria è stato rivisto ed aggiornato, sia nei contenuti sia nell’immagine, dalla cooperativa ABCittà, di Milano. Intento della rassegna interattiva – hanno ricordato i suoi promotori – è di prevenire le prepotenze e le prevaricazioni tra bambini e ragazzi nelle scuole elementari, facendo acquisire abilità, competenze e strumenti di comunicazione che riducano l’aggressività e la passività che caratterizzano il fenomeno del bullismo fra i giovani. Si vuole dunque porre fine alle violenze nei comportamenti e nelle parole attraverso tre modalità: l’acquisizione di conoscenze ed abilità socio-affettive, la riflessione critica ed il miglioramento della percezione delle situazioni e dell’ esperienza, l’appropriatezza comportamentale.

Saranno coinvolti nella visita alla mostra (che rimarrà aperta sino al 22 febbraio) quasi 2.400 scolari e studenti delle classi terze, quarte e quinte delle elementari e delle tre classi delle medie inferiori.