Bonus libri, ritardi anche di 2 anni per l’assegnazione. Fedeli: ‘Burocrazia non prevalga sui diritti’

Il bonus per l’acquisto dei libri scolastici arriva in ritardo. E allora le famiglie si arrangiano come possono: si passano i manuali, spesso ricorrono alle fotocopie. A denunciare la situazione nel napoletano è IlMattino che poi estende l’approfondimento anche nel resto della Penisola. Secondo un rapporto di Save The Children, le Regioni in regola con i buoni libri, ossia quelle dove arriverebbero a inizio anno scolastico, sarebbero appena 3 su 20. Addirittura in Campania, Sicilia, Piemonte e Molise si aspettano anche due anni per riceverli. Valeria Fedeli: “Mai più ritardi“.

E se nelle altre Regioni non si arriva a ritardi così drammatici, questo non significa che non ci siano. In molte di queste le famiglie devono attendere anche 3 o 4 mesi, secondo il quotidiano, per poter finalmente usufruire del bonus per l’acquisto dei libri. E nel frattempo come fanno gli studenti? Tanti si arrangiano come possono, chiedono in prestito i testi, li fotocopiano. “Chiediamo al Governo – dice Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze e coordinatrice del settore Scuola per l’Anci – di introdurre nel decreto per il diritto allo studio uno standard organizzativo nazionale, che le Regioni possono migliorare ma al quale non possono venire meno. Le Regioni appaiono contrarie, però il nostro obiettivo è l’equità“.

In una lettera inviata a IlMattino in risposta all’inchiesta sui ritardi del bonus libri, è arrivato l’impegno della ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli:Non c’è dubbio: le procedure burocratiche vanno snellite e i tempi dello Stato vanno resi più compatibili con l’avvio dell’anno scolastico . Da quest’anno la gestione dei fondi a livello centrale passa sotto la diretta competenza del Miur. I nostri uffici lavoreranno per velocizzare l’invio delle risorse alle Regioni affinché i successivi passaggi, attraverso i Comuni, avvengano in tempo utile“.

I libri di testo – sottolinea la ministra – servono all’inizio dell’anno. Non alla fine. Sono strumenti indispensabili dai quali non si può prescindere per svolgere compiutamente l’attività didattica“.

Ma come si è arrivati a registrare ritardi del genere che avrebbero potuto lesionare non poco il diritto allo studio di tanti ragazzi? Prova a rispondere Fedeli: ” Fino ad oggi le competenze statali erano ripartite fra due Ministeri: il Miur emanava un decreto con la ripartizione dei fondi per Regione, il Ministero dell’Interno erogava materialmente le risorse. Per l’anno scolastico 2016/2017, il Ministero dell’Istruzione ha prodotto il decreto di sua competenza il 27 giugno 2016 (con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 7 luglio). Il Ministero dell’Interno ha disposto il pagamento il 18 novembre“.

La mappa e le storie pubblicate – sottolinea ancora Fedeli – denunciano però anche difformità sul territorio che chiamano in causa la responsabilità di tutti i soggetti coinvolti. Il decreto attuativo della Buona scuola sul diritto allo studio prevede, nella sua versione attuale, ora al vaglio del Parlamento, l’istituzione di una Conferenza Nazionale. Una novità assoluta – evidenzia la Ministra – che consentirà una governance più partecipata: al tavolo ci saranno Associazioni dei genitori e degli studenti, Consulte provinciali degli studenti, il Miur, ma anche Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regioni, Comuni. Credo che in quella sede – prosegue – sarà giusto, anzi urgente e doveroso, discutere di come garantire il diritto delle studentesse e degli studenti a ricevere il sussidio per i libri di testo in tempi compatibili con l’avvio dell’anno scolastico. E non solo in alcune, ma in tutte le Regioni. Serve un’alleanza forte fra tutti i soggetti coinvolti – conclude – per far sì che la burocrazia non prevalga sui diritti, negando opportunità alle nuove generazioni“.

Prendiamo atto dell’impegno della ministra Fedeli sullo scandalo dei ritardi, verificheremo se ci sarà una svolta“. Questo il commento alla lettera della Ministra di Nicola Fratoianni, Sinistra Italiana, che aveva annunciato iniziative di carattere parlamentare dopo la pubblicazione dell’inchiesta de IlMattino. “Sulla vicenda scandalosa dei bonus per i libri scolastici negati o dati con ritardo di mesi alle famiglie che più hanno bisogno di sostegno portata alla ribalta da inchieste giornalistiche in questi giorni – dichiara ancora Fratoianni – prendiamo atto positivamente delle parole odierne della Ministra Valeria Fedeli“.